
Adescava ragazzine adolescenti su internet e fingendosi loro coetaneo le induceva a fotografarsi seminude. Un trentenne di Olbia T.F. è stato denunciato in stato di libertà per il possesso e la divulgazione di materiale pedopornografico.
A far scattare l’indagine è stata la segnalazione della madre di una 14enne olbiese che ormai da tempo veniva subissata dai messaggi osé provenienti dal profilo Instagram dell’uomo.
Fin dalle primissime fasi il Commissariato di Polizia coordinato dal vice questore Fabio Scanu ha accertato che nella trappola del 30enne erano cadute anche una decina di altre ragazze, amiche e coetanee della giovane, una all’insaputa dell’altra. L’uomo è stato individuato a seguito di sofisticate indagini tecniche effettuate dalla Polizia di Olbia che hanno interessato diverse Procure della Repubblica del Paese.
Sono state infatti eseguite, in varie località della penisola, perquisizioni domiciliari ed anche informatiche in esito alle quali è stato possibile riscontrare come l’uomo aveva nelle sue disponibilità migliaia di immagini pedopornografiche ritraenti soggetti anche in tenera età.
Le indagini proseguono col massimo riserbo anche perché, in considerazione dell’elevatissimo numero dei files sequestrati, non si esclude l’appartenenza del soggetto ad una rete di pedofili.
Nella stessa indagine, personale del Commissariato di Olbia ha segnalato all’Autorità Giudiziaria un 50enne di Olbia resosi responsabile di adescamento di minore a scopo sessuale.
L’attività, posta in essere in concerto con la Procura della Repubblica di Tempio Pausania, ha permesso, a seguito di una perquisizione domiciliare, di sequestrare diversi supporti informatici il cui contenuto è riconducibile al reato contestato.