
A 5 mesi esatti dal primo turno delle ultime elezioni amministrative (5 giugno 2016) cosa resta nel Consiglio comunale di Olbia di tutte le liste civiche affannosamente messe insieme in nome di un impegno politico lontano dai partiti tradizionali tanto di moda nelle prima parte dell’anno? Nulla o quasi.
Su 23 simboli presentati, le 9 liste dai connotati più marcatamente civici sono praticamente tutte scomparse, eccetto qualcuna che si può considerare “dormiente”: 4 erano a supporto del candidato sindaco Vanni Sanna (Cittadini per Olbia, Progetto Olbia, Forza Olbia e Olbia Civica), una per Marco Balata (L’Altra Olbia), tre per Carlo Careddu (Olbia Futuro, Olevà, SiAmo Olbia) e una per l’attuale sindaco Settimo Nizzi (Lista Nizzi).
GIUNTA. Solo sulla carta, sono 3 su 8 i sopravvissuti delle liste civiche con un solo vincitore delle elezioni: Giampiero Palitta (Lista Nizzi). In attesa del pronunciamento del TAR previsto per la prossima primavera, l’Altra Olbia con il suo assessore Marco Balata (premiato da accordi pre-elettorali malgrado la sconfitta elettorale) non ha rappresentanza in Consiglio. Un destino speculare legato allo stesso giudizio del tribunale riguarda Forza Olbia (anch’essa uscita sconfitta dalle urne ma apparentata con Nizzi) che, per il momento, ha un consigliere referente dell’assessore Michele Fiori.
CONSIGLIO. Nella minoranza formalmente restano in Consiglio la rappresentanza di “Progetto Olbia” con Davide Bacciu, confluito nel poco gruppo molto misto con Vanni Sanna e la coppia pentastellata Ferinaio/Piccinnu, e Amedeo Bacciu di “SiAmo Olbia” inserito in maniera naturale nel gruppo della Coalizione civica e democratica. In maggioranza, invece, l’esercito monocolore di Forza Italia, dopo aver cancellato istantaneamente la Lista Nizzi (4 consiglieri eletti), ha annesso, già dalla prima riunione di insediamento, Mario Altana (Forza Olbia), che però lo si può considerare, come del resto Michele Fiori, a tutti gli effetti esponente di Forza Italia.
A proposito di Forza Olbia, sembrano arrivare timidi oltre che flebili segnali di ripresa dell’attività politica da parte di Marco Piro. Vedremo.
Tutto qui. L’affannosa caccia al “civico” che aveva contraddistinto la campagna elettorale con le coalizioni proiettate all’inserimento spasmodico di liste formalmente tutte uguali con le parole “Olbia” e “Civica” capaci esclusivamente di creare confusione nell’elettore, si è trasformata anche questa volta nel “solito” progetto elettorale fine a se stesso. Al di là di alcune schermaglie di natura personale e autoreferenziali, nessun documento, nessun comunicato, nessuna iniziativa, almeno fino a oggi, è mai pervenuto dalle liste civiche/civetta. Il tutto in un ambiente nel quale sembra essersi dissolto anche il dibattito politico. A meno che i tempi per l’elaborazione del lutto elettorale non siano, come pensano i maligni, più lunghi del previsto.