
Nel suo intervento in consiglio regionale in merito alle “norme in materia di turismo” , Pierfranco Zanchetta aveva affermato “che nonostante gli impegni della Giunta non era stata modificata una norma offensiva di un modello di turismo che vogliamo darci e non contempla la presenza di favelas fronte mare”. Tanto è bastato per provocare la reazione di FederCamping Sardegna, che questa mattina – come è riportato in una nota a firma del presidente Giuseppe Vacca – ha presentato un procedimento di denuncia/querela contro il consigliere regionale dell’Upc.
“Abbiamo avviato questo procedimento legale – scrive Giuseppe Vacca, presidente regionale di Faita FederCamping Sardegna – dato il reato di diffamazione realizzato sia a mezzo stampa che nella discussione in ambito consiliare. Ci dispiace soltanto che chi dovrebbe valorizzare le imprese ricettive sarde all’aria aperta continui a parlare male e a diffamare senza aver probabilmente mai visitato una delle nostre strutture. Abbiamo sempre dialogato con chi vuole confrontarsi con la nostra realtà, ma non possiamo accettare e condividere questo modo assurdo di rapportarsi. Il nostro settore è e può diventare ancora di più strategico per la crescita dei flussi turistici nella nostra Regione”.
“Pronto a difendere le mie idee e le mie convinzioni – ha risposto Pierfranco Zanchetta (Upc) – maturate negli anni in cui mi sono occupato professionalmente di turismo. Io difendo un modello di sviluppo turistico legato anche al miglioramento dei livelli occupazionali che i camping, anche con casette, non offrono. Basti vedere il rapporto clienti- dipendenti nei camping e confrontarlo con gli alberghi per rendersi conto della sproporzione.
Il turismo all’aria aperta va benissimo, nessuna pregiudiziale – ha proseguito il consigliere -, ma non possiamo trasformarlo in ricezione pseudo alberghiera. Sosterrò la mia posizione, già apertamente manifestata lo scorso anno con la legge n.16 che non ho votato, anche in commissione urbanistica dove già dalla prossima settimana riprenderemo l’esame della nuova legge. Se la Faita – conclude Zanchetta – ha già annunciato un’azione legale nei miei confronti, ritiene di essere stata danneggiata dal mio libero pensiero e dal legittimo esercizio delle mie funzioni di legislatore della Sardegna, proceda pure, vedremo chi avrà ragione”.