
In merito alla vicenda del Canile Europa che il 5 giugno scorso era stato oggetto di una indagine della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, questa mattina il Tribunale del riesame di Sassari ha annullato integralmente e con effetto immediato i provvedimenti di sequestro patrimoniale e di interdizione dallo svolgimento della professione e della contrattazione con la pubblica amministrazione emessi nei confronti degli indagati, accogliendo le argomentazioni della difesa.
“Senza voler entrare nel merito della vicenda, che continuerà ad essere dibattuto nelle sedi giudiziarie preposte – commentano i difensori dei gestori del canile, Nicola Di Benedetto e Michele Ponsano – appare doveroso evidenziare come, in sede di riesame, si sia avuto modo di affrontare ed approfondire tutti quegli argomenti oggetto di accusa nei confronti degli indagati, con l’intento, evidentemente recepito dai Giudici, di riportare la vicenda nella dimensione reale e più veritiera, allontanandola da quel clamore mediatico negativo che tanto ingiustificato danno ha causato all’immagine dei medesimi”.
Gli avvocati difensori hanno prodotto documentazione “volta a consentire un’esatta comprensione della vicenda, tale da non limitarla a singole immagini estrapolate da un contesto molto più ampio e maggiormente descrittivo della realtà, che rischiavano di essere fuorvianti. Nella sostanza la difesa ha fondato i propri argomenti logico – giuridici sui dati di fatto, cercando di dare voce alla realtà oggettiva, senza pregiudizi interpretativi”.
Secondo quanto affermano Di Benedetto e Ponsano, “in oltre venti anni di attività, il Canile Europa è stato vittima di una miriade di attacchi mediatici, riuscendo sempre a dimostrare, in ogni sede, la correttezza e legittimità dell’operato di chi lo gestisce.
Pur nutrendo grande considerazione nella serietà e competenza dell’operato degli inquirenti – concludono i legali – e pur condividendo, in maniera radicata e profonda, il dovere di tutela e di salvaguardia dei diritti degli animali, cionondimeno questa difesa ha inteso evidenziare che analoga attenzione vada destinata ai diritti delle persone”.