
Un’altra testa di C… e non dico la finale – È solo l’inizio dell’ultima filippica di Briatore contro il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda. Briatore che non ha certamente digerito la chiusura di tutte le discoteche d’italia voluta dal governo Conte dopo Ferragosto, continua a prendere di mira il sindaco di Arzachena.
E parla a ruota libera in collegamento con Nicola Porro; il sindaco è “l’unico in Italia che ha preso questo decreto di Speranza e l’ha peggiorato dicendo: non solo non puoi ballare, devi chiudere tutto a mezzanotte e non puoi fare musica da nessuna parte. Ma questi qui sono matti! Ma i ragazzi secondo loro dove vanno, a casa sua, in chiesa, dove vanno i ragazzi, chi li controlla?”
Il patron del Billionaire aggiunge un suo vecchio cavallo di battaglia: “Tutte le barche che c’erano a Porto Cervo, ho chiamato stamattina il presidente della Costa Smeralda, sono andate via tutte. Tu non stai in un posto dove c’è il silenzio assoluto. Questi qui sono pazzi”.
E insiste: “Questo sindaco è un piccolo arrogante, un piccolo Napoleone che pensa che la fortuna del mondo sia Arzachena che nessuno sa dove c*** sia Arzachena. Invece la Costa Smeralda è la fortuna della Sardegna perchè è la porta d’ingresso della Sardegna. Arzachena la conosce? Lui (il sindaco Ragnedda, ndr) e due pecore. Nessuno sa dov’è Arzachena – e chiude -. Che mi quereli ma adesso usciranno altre cose e querelo io lui”.
Il sindaco Ragnedda, per ora non risponde, ma intanto, sul fronte dei numeri legati al Coronavirus in Sardegna, 6 dipendenti del Billionaire sarebbero risultati positivi al Covid.