
In merito alla bocciatura del Piano Mancini, in attesa di conoscere le motivazioni contenute nella delibera di Giunta, le voci dell’opposizione in Consiglio regionale non si fanno attendere. In particolare quelle dei rappresentanti galluresi a Cagliari, Giuseppe Meloni del PD e Roberto Li Gioi del M5S.
“Attendo di leggere la delibera, annunciata corposa – scrive Meloni – con la quale la giunta regionale parrebbe aver accolto i rilievi dello Svia sugli interventi previsti nell’ambito del piano di messa in sicurezza dal rischio idraulico della città di Olbia. Una decisione che non mi sorprende, considerato che il sindaco di Olbia, da sempre ostile al piano, non più tardi di 11 mesi fa dichiarava a mezzo stampa che il presidente della regione la pensava esattamente come lui circa la necessità di bocciare quel piano per favorirne uno alternativo”.
Il consigliere Meloni sottolinea che “il c.d. Technical – il piano alternativo sostenuto dal sindaco di Olbia, Settimo Nizzi – ad oggi non è altro che un mero studio di fattibilità, che non è stato oggetto di alcun finanziamento, e che prevede una vasca di laminazione alle porte della città grande quanto tutte quelle del piano Mancini messe insieme”.
Per Giuseppe Meloni la bocciatura del Piano Mancini non è affatto una questione tecnica ma puramente politica: “La decisione della Regione appare, considerato anche l’atteggiamento ostruzionistico tenuto negli ultimi mesi dalla giunta regionale (volto ad impedire la discussione in consiglio regionale di un’importante mozione della quale sono stato primo firmatario), come una precisa scelta politica maldestramente mascherata da una presunta decisione tecnica degli uffici. Ha vinto Nizzi e hanno vinto anche i c.d. Nimby, ossia coloro che sono più interessati alla difesa dei propri interessi immobiliari che alla salvaguardia della città.
Inoltre il rischio che si perdano quei finanziamenti statali è altissimo e le motivazioni addotte, se fossero le medesime contenute nel preavviso di diniego, creerebbero un precedente molto serio e impedirebbero anche la realizzazione del piano alternativo; se fossero fondate é palese come debbano valere sempre.
E a questo punto che Dio ce la mandi buona: se dovesse piovere come nel 2013, a distanza di 7 anni, Olbia sarebbe gravemente esposta. Una vera e propria follia rispetto alla quale, prima o poi, chi si è reso responsabile di averla orchestrata o avallata verrà chiamato a rispondere”.
Per il consigliere del Movimento 5 Stelle, Roberto Li Gioi, la giunta Solinas ha recepito la bocciatura “dell’unico Piano valido finora mai esistito oggi affossato con motivazioni ridicole, pretestuose, che arrivano dopo oltre dieci pareri positivi rilasciati da tutti gli enti competenti che si sono espressi finora. Nel parere dello Svi – anticipa Li Gioi – si fa infatti riferimento al dislocamento del materiale prodotto per realizzare le vasche di laminazione, all’assenza di autorizzazioni di alcune cave ad accoglierlo. Problemi risolvibili in corso d’opera che sicuramente non giustificano una bocciatura che porta a dover ricominciare tutto da zero”.
Nella nota il consigliere del M5S sostiene che “Olbia avrà un nuovo progetto tra altri cinque anni. Perché, il Piano Technital, tanto sponsorizzato dal sindaco Nizzi, non è affatto un progetto ma soltanto uno studio di fattibilità – e ancora – ritengo assolutamente inopportune e gravissime le dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica Sanna che oggi plaude inspiegabilmente alla bocciatura nonostante i suoi uffici abbiamo dato parere positivo”.
In conclusione Li Gioi aggiunge che “gli olbiesi dovranno continuare a vivere nel terrore per lunghissimi anni, tremando ad ogni acquazzone e pregando di essere soltanto sfiorati dalle sempre più frequenti bombe d’acqua. Ma questa vicenda merita di essere osservata da molto vicino. Perché un parere negativo non può arrivare dopo cinque anni senza che nessuno si sia mai chiesto il perché, o preoccupato che il dilatarsi a dismisura dei tempi porterà quasi certamente alla perdita dei 125 milioni stanziati dal Governo per la sicurezza di Olbia”.