
L’assessore regionale Biancareddu esce allo scoperto e si difende dalle accuse di aver causato disservizi nel reparto di diabetologia pediatrica all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia: “In questi giorni ho preferito il silenzio alla macchina del fango orchestrata ad arte da taluni personaggi per visibilità o motivi politici”.
Biancareddu bolla l’intera vicenda a lui addebitata come piena di “falsità, calunnie e diffamazioni varie per le quali questi personaggi risponderanno nelle sedi più opportune. Non sono solito rivolgermi alle sedi giudiziarie ma un conto è la critica politica che ho sempre accettato anche la più forte, un altro è oltrepassare il confine della decenza e della meschinità lucrando sulla disperazione di poveri bambini diabetici e delle loro famiglie addossando al sottoscritto colpe che non ho travisando la realtà in modo tanto becero quanto falso e fuorviante. Non è accettabile. E infatti non ci passerò sopra. Per questo ho dato da subito mandato ai miei legali di intervenire”.
L’assessore ribadisce che “ho chiesto con forza ai vertici dell’ATS il rafforzamento di tutti i reparti dell’Ospedale “Paolo Dettori” che sono stati analizzati e valutati al fine di superare le rispettive criticità. Una delle urgenti maggiori emergenze riguardava la pediatria. L’Ats, valutata la situazione e constatato che ad Olbia erano presenti 14 (quattordici) pediatri, ha ritenuto di attingere da lì con qualche unità per rafforzare l’ospedale Dettori di Tempio.
Detto questo – aggiunge l’assessore – trovo risibile che qualcuno provi a far scoppiare una “guerra di campanile”. Con me non ci riuscirà mai! Io sono Tempiese, Gallurese e Sardo. E per me il diritto alla salute è sacrosanto ovunque. Ma non per questo devo soprassedere o chiudere gli occhi se ci sono criticità nella mia comunità: difenderò sempre gli interessi legittimi della popolazione. Sempre!
In Gallura non ci sono cittadini di serie A ed altri relegati nelle serie inferiori. Questo non lo permetterò mai. Ho sempre lottato per un programma costruttivo per l’intero territorio gallurese evitando che ci fossero discriminazioni di qualunque genere. I cittadini della Gallura sono tutti uguali e in virtù di questo, per una vero spirito di mutuo soccorso tra le diverse zone, ha chiesto ai vertici ATS maggiore attenzione per l’ospedale Dettori di Tempio.
Mai pensato dunque né mai detto – conclude la nota – che debbano essere chiusi dei reparti a danno o per favorirne degli altri. Il diritto alla salute dei cittadini è sacrosanto, in qualunque zona della Gallura e della Sardegna. Mi dispiace per lo sfogo, ma essendo padre, come tutti i genitori trovo miserevole mettere in mezzo i bambini come hanno fatto alcuni raccontando falsità. Per altri – che non sapevano la verità – hanno pensato male non posso che giustificarli per alcune reazioni oggi, ma confido nell’aver sciolto ogni dubbio”.