
“Seguire le proprie abitudini”. L’attività fisica casalinga ora rappresenta una delle principali componenti della giornata per molte persone, che dal salotto o dal giardino seguono le lezioni online dei propri istruttori e si cimentano con gli esercizi tra quattro mura. Più di quanto già sta facendo l’isolamento casalingo, è importante non cambiare comunque le proprie abitudini motorie: il consiglio arriva direttamente dallo specialista olbiese del movimento umano e dell’esercizio fisico, Gabriele Rossi, intervenuto oggi tra le pagine della Nuova Sardegna.
L’attenzione è rivolta in primo luogo alle persone dallo stile di vita più attivo e dinamico, che potrebbero dunque soffrire particolarmente la situazione: “Ma la pratica di attività fisica intensa è sconsigliata. Le evidenze scientifiche ci dicono che con la pratica di un’attività fisica intensa, sino alle tre ore successive, il nostro organismo è maggiormente esposto a contrarre infezioni alle vie respiratorie quali faringiti, laringiti, tracheiti ecc. e sappiamo bene che il virus del Covid-19 colpisce proprio le vie respiratorie”.

Tuttavia, anche a casa muoversi è importante (“I benefici di una attività fisica svolta e programmata in maniera corretta sono notevoli”), tanto per chi fino a poche settimane fa lo faceva in maniera continuativa, tanto per chi ne approfitta ora per la prima volta. Ma, di nuovo, l’unica regola ideale da tenere a mente è “mantenere le proprie abitudini – come spiega il dottor Gabriele Rossi -. Le attività a corpo libero in questa circostanza tornano di aiuto, proprio perché si possono eseguire anche in mancanza di attrezzatura specifica. Diffidate assolutamente da determinati consigli e pratiche di persone non specializzate diffuse da blog commerciali e post non attendibili sui social”.
E chi non era abituato all’attività fisica, cominci un passo alla volta, senza strafare: “Per i soggetti sedentari, iniziare a praticare un’attività motoria adesso non porterà dei risultati e dei benefici nell’immediato. Il nostro organismo ha delle tappe biologiche di adattamento ben precise».