
Dopo un lungo procedimento, avviato dal Consorzio Molluschicoltori di Olbia circa un anno fa, la Regione Sardegna ha classificato la parte costiera di 57 ettari delle aree in concessione per la produzione (venericoltura) di due delle specie di molluschi bivalvi più pregiate, conosciute ed apprezzate del nostro Golfo di Olbia: l’Arsella e il Tartufo di mare.
“Da oggi – comunica il presidente del CMO Raffaele Bigi – Arselle e Tartufi del Golfo di Olbia torneranno a pieno titolo sulle tavole di tanti consumatori, con la garanzia della filiera consortile: dalla raccolta in aree controllate sanitariamente, sino al confezionamento nei Centri di depurazione e confezionamento in uso alle 18 cooperative consorziate”.
Come evidenziato nelle immagini di seguito, l’area classificata è il tratto della costa sud da Sa Marinedda sino al Faro e parte della costa est a Cala Saccaia.
“Una doverosa raccomandazione al consumatore – continua la nota del Consorzio -: l’acquisto di questi, come degli altri frutti di mare prodotti dalle aziende dl CMO deve limitarsi al solo prodotto confezionato e dotato di etichetta. Pertanto diffidare e non consumare prodotto sfuso, non confezionato o raccolto in altre aree del Golfo che non ha nessuna delle garanzie di salubrità imposte dalle norme”.
Per i molluschi del Golfo di Olbia (cozza, arsella, ostrica, tartufo, cannolicchio, boccone) è stato avviato l’inserimento nel “Elenco nazionale prodotti agro alimentari tradizioni della Regione Sardegna” per la loro centenaria permanenza nella nostra tradizione gastronomica, evidenziata dalle nostre numerose ricette “terranovesi”:
Indattaru arraganadu, risu et jhoga, uccone uddhidu, cannone in furru (cozze gratinate, riso con arselle, boccone lesso, cannolicchi in forno)
“Inoltre – conclude Raffaele Bigi – è in corso il procedimento per la definizione ed utilizzo del “Marchio Collettivo” e della certificazione di Filiera, che identificherà il nostro prodotto, tutelandolo da contraffazioni, garantendolo maggiormente e dandogli finalmente un’immagine proporzionata al suo valore che verrà utilizzata nella campagna di comunicazione che si sta avviando”.