
I numeri sono a dir poco allarmanti. Da lunedì scorso le telecamere della ZTL nel centro di Olbia hanno registrato almeno 800 transiti al giorno nelle ore vietate, dalle 17:00 alla mezzanotte. Dal 29 gennaio a oggi sono stati registrati circa 4.500 veicoli. Un numero spropositato di passaggi illegali che si trasformerà in sanzioni salate: circa 90,00 euro, comprese le spese di notifica, per ogni passaggio.
Se i numeri dovessero essere confermati, per quanto si possano escludere veicoli autorizzati e residenti, siamo certamente davanti a un fenomeno che, se dovesse continuare con queste medie, potrebbe innescare un’autentica crisi sociale.
Ciò che emerge in maniera dirompente dalla prima settimana di applicazione del sistema Valicar è che sono troppi gli automobilisti che ignorano i segnali di divieto.
“Noi non vogliamo sanzionare nessuno ma il nostro compito è fare rispettare le regole – sostiene il comandante della Polizia Municipale Giovanni Mannoni -. Stiamo facendo di tutto per cercare di limitare l’ingresso nelle aree interdette con la presenza, per quanto possibile, di uomini ai varchi, con avvisi pubblici, con annunci attraverso tutti gli organi di informazione, con segnali luminosi, ma quello che sconcerta è che troppa gente ignora i cartelli stradali”.
Tra le altre cose occorre chiarire che c’è anche il rischio di vedersi arrivare a casa notifiche di pagamento multiple. Ogni passaggio di varco attivo, infatti, significa una sanzione! Se si attraversano due varchi attivi nello stesso tragitto, si collezionano due sanzioni, anche se si commette l’infrazione a pochi secondi da un passaggio all’altro.
Per esempio, se un automobilista, malgrado i segnali di divieto, passa comunque in via Regina Elena nell’area delle piazze e prosegue uscendo dalla ZTL per via Porto Romano e poi attraversa il secondo varco di via Delle Terme, i verbali da pagare sono due. Come, del resto, avviene in tutte le città che hanno adottato lo stesso sistema di controllo.
Tra i varchi più ignorati c’è quello di Corso Umberto nei pressi dell’ex ristorante Gallura. Un piccolo tratto che forse si poteva evitare per consentire agli automobilisti di raggiungere la parte bassa di via Porto Romano. Ma le cose stanno così, almeno per il momento.
A onor del vero la Zona di traffico limitato, in funzione da un anno, è stata completamente ignorata. I segnali di divieto c’erano anche prima ma nessuno li osservava. Anche la sperimentazione del mese di gennaio sembra essere servita a poco.
Ora, però, con la sorveglianza delle telecamere, chi passa nelle ore vietate dalle 17:00 a mezzanotte, paga. Le notifiche che riguardano questa prima settimana di attivazione potrebbero arrivare già alla fine di febbraio e con esse le inevitabili polemiche.