
In una nota congiunta, le organizzazioni sindacali chiedono l’interruzione/sospensione della procedura di licenziamento collettivo dei 1500 lavoratori di Air Italy.
La procedura prevede infatti dei tempi obbligatori una volta avviata, pari a 75 giorni complessivi: l’emergenza coronavirus rende tuttavia impossibile il lavoro in capo alle Rappresentanze sindacali, a causa dei divieti e delle restrizioni che non consentono incontri o assembramenti, fondamentali anche nell’interlocuzione con i lavoratori.
Il 12 marzo risulta convocato un incontro con le Rappresentanze Sindacali Aziendali per l’individuazione di eventuali soluzioni condivise alternative al licenziamento. Fatta salva la comunicata indisponibilità a dare luogo alla riunione in video o teleconferenza, i sindacati ribadiscono l’invito a dirigenza e liquidatori a sospendere la procedura di licenziamento.
La procedura ex legge 223/1991 è infatti differibile sine die o quantomeno ad un periodo di maggior salvaguardia generale in cui il controllo sindacale sulla procedura di licenziamento collettivo possa essere esercitato pienamente e senza restrizioni di sorta.
Le organizzazioni sindacali rivolgono infine un appello alle Istituzioni, affinchè intervengano per richiamare i vertici aziendali alla responsabilità in un momento in cui il paese affronta un’emergenza sanitaria senza precedenti.