
“Non sono passate neanche due settimane da quando AirItaly ha deciso di effettuare le rotte di CT1 in coabitazione con Alitalia e dal comunicato in cui il capo operativo Rossen Dimitrov diceva di voler mantenere ad Olbia gli investimenti fatti negli ultimi 50 anni, e che allentare lo stato di pressione e incertezza del personale di Olbia sarebbe stato il suo primo e principale scopo”. È la premessa del comunicato con il quale i Cobas Lavoro Privato lanciano l’allarme per una concreta smobilitazione che parte proprio dalle manutenzioni, un tempo considerate fiore all’occhiello dell’azienda.
“Oggi – si legge nel comunicato – ci troviamo a denunciare il fatto che le manutenzioni degli Aeromobili Sociali, invece di essere effettuate ad Olbia, vengono affidate a terzi: Atitech a Napoli per i Boing 737, Ng e Alitalia a Fiumicino per gli Airbus 330.
Per effettuare in casa le manutenzioni sugli Airbus ci sarebbe bisogno di qualche investimento – ammettono i Cobas – ma per i Boing 737 ci sono già ad Olbia le attrezzature, gli hangar e il personale tecnico altamente qualificato”.
Un bruttissimo segnale per i dipendenti del reparto manutenzioni che fa impennare ancora una volta le preoccupazioni per una lenta e progressiva spoliazione dei servizi primari. “Nonostante le decine di mail da parte della dirigenza, traboccanti di rassicurazioni e buone intenzioni – si legge ancora nella nota – di fatto non è stato presentato ai lavoratori nessun piano industriale, neanche a breve termine, che dia un minimo di speranza sul futuro di Olbia. E mentre il traffico aeroportuale di Olbia farà segnare nuovi record, infrangendo quelli della scorsa estate – chiude il comunicato – AirItaly, piano piano, se ne va….”