
“La preoccupazione espressa nel tempo dalla CGIL che con l’ingresso di Qatar in Meridiana la nuova Air Italy avrebbe sempre più concentrato la propria attività di volo verso le rotte internazionali, con il progressivo abbandono della Sardegna, trova nella vicenda odierna una tragica conferma.” E un passaggio del durissimo commento del sindacato affidato a una nota dopo la “sconfitta” della fu Alisarda a tutto vantaggio di Alitalia.
“Quali saranno le ricadute occupazionali – si legge nel documento -, innanzitutto per il personale di volo, è presto per dirlo. Ma è legittimo aspettarsi inevitabili conseguenze, anche per il personale amministrativo e delle attività di manutenzione. Questo territorio corre il rischio di pagare un ulteriore e pesante costo in termini reddituali e occupativi”
La segreteria Filt Gallura recupera le dichiarazioni rilasciate dall’allora vicepresidente Rigotti che alla domanda se Air Italy avesse partecipato al nuovo bando per la continuità territoriale rispose: “Certo parteciperemo, ma se sarà profittevole”. Prendiamo atto – scrive il sindacato – che Air Italy oggi ha fatto un’offerta profittevole, tanto profittevole da perdere tutte le gare. L’aggiudicazione delle sei rotte della continuità territoriale aerea ad Alitalia – da Olbia, Alghero e Cagliari per Roma Fiumicino e Milano Linate – è dolorosa ma non inaspettata.
Sorprende che, a differenza dell’ultima gara, in cui Meridiana difese le rotte da Olbia per Fiumicino e Linate, con un’offerta del – 30% pur di mantenere i collegamenti sulla sua base storica, oggi non sia stato così. Ogni impegno assunto dalla proprietà con la Regione sarda e le organizzazioni sindacali sul mantenimento dell’attività nel nostro territorio risulta totalmente disatteso. Non è condivisibile che il Qatar – conclude la nota – con interessi diffusi nella nostra isola, dal Mater alla Costa Smeralda, dopo le tante rassicurazioni non sia stato conseguente agli impegni promessi sulle sorti del vettore aereo nella nostra isola.”