
Nessuna disponibilità a fare un passo indietro da parte della proprietà di Air Italy ma fonti sindacali e dei lavoratori ritengono che oggi al Mit si siano poste le basi per rivedere in maniera organica il comparto industriale aeronautico.
“Abbiamo incontrato in varie situazioni i soci di Air Italy – ha detto la ministra dei Trasporti Paola De Micheli- i quali, per una serie di ragioni, ci hanno confermato la volontà di mantenere la procedura di liquidazione in bonis.
Nonostante questo, però, il Governo si è impegnato a prevedere una misura di sostegno al reddito sulla linea dettata dal Decreto Genova”. La misura prevede un ampliamento della normativa di cassa integrazione per cessazione attività, consentendone una durata di 12 mesi.
“Abbiamo ottenuto, intanto, la disponibilità dei due liquidatori di dilatare i tempi per addivenire ad una soluzione positiva per i lavoratori” ha precisato la ministra.
Per quanto riguarda la continuità territoriale a partire dal 16 aprile, quando Air Italy cesserà i voli, è probabile che sarà Alitalia a svolgere il servizio fino al 31 dicembre 2020.
La ministra si è anche detta disponibile a valutare “ogni ipotesi di soluzione industriale anche con l’apporto delle regioni più coinvolte: Sardegna e Lombardia”.
“Questa crisi mette il Paese davanti all’esigenza di affrontare una volta per tutte il sistema industriale aeronautico – ha dichiarato il governatore della Regione Sardegna, Christian Solinas – questo può essere fatto con sistemi virtuosi tra Governo e Regioni”.
“Abbiamo, dunque, sostenuto l’azione del Governo che ha deciso di calare un decreto ad hoc per guadagnare tempo e garantire il reddito ai lavoratori.
In questo tempo – ha concluso Solinas – cercheremo di portare avanti azioni comuni con la Regione Lombardia, con la Regione Sicilia ma, aggiungo, anche con la Corsica che ha una sua compagnia strutturata sullo stesso modello”.