
“Era un uomo dal temperamento mite malgrado la sua riconosciuta autorevolezza. Per questo era capace di prendere decisioni anche impopolari senza alcun timore”. Parole dell’ex sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, riferito allo zio Saverio De Michele, che si è spento oggi all’età di 97 anni. De Michele era stato sindaco di Olbia dal 1956 al 1964 e con Gianni Giovannelli, oltre alla passione politica, condivideva la gestione dell’industria edile di famiglia.
De Michele, famoso per aver mandato da primo cittadino letteralmente a quel paese un tentativo di trasformare Olbia nella Porto Marghera di Sardegna, era un uomo d’altri tempi, come si dice quando si incontrano figure eleganti, dal portamento nobile e dai modi misurati. Gianni Giovannelli lo ricorda per la sua estrema gentilezza nel rivolgersi agli altri con raro garbo senza mai usare parole fuori dai binari.
“Aveva una fede incrollabile e quando suo figlio ha scelto di entrare nell’ordine dei frati ha avuto la sensazione di esserci avvicinato a Dio, tanto era felice – ricorda Giovannelli -. Da sindaco, negli anni in cui nella politica contavano i rapporti interpersonali, fu capace di rompere con la Democrazia Cristiana per candidarsi a sindaco con una lista civica con la quale stravinse le elezioni. Io credo che il suo successo fosse dovuto ai suoi rapporti con la gente: sempre garbati e corretti. Zio Saverio, insomma, non era un uomo altezzoso e non dava a nessuno la sensazione di supponenza tipica di una certa borghesia alla quale comunque apparteneva”.
Giovannelli racconta di un uomo che aveva una marea di figliocci, comari e compari, non solo in città ma anche nelle campagne intorno a Olbia. “Era certamente un uomo colto – aggiunge -. Aveva studiato Giurisprudenza ma amava leggere e documentasi continuamente al fine di arricchire la cultura personale. Con la sua scomparsa la nostra città perde un gentiluomo della politica. Ci mancherà la sua temperanza e il suo eterno buonumore”.