
Al Mise si è consumato uno strappo ancor più serio di quello tra Azienda e Sindacati, si è consumato uno strappo profondo tra azienda e Territorio. Si è rotto quel Patto inviolabile che ha permesso anche nei momenti più difficili della lunga storia di Meridiana di poter guardare sempre oltre, in una prospettiva di crescita e di rioccupazione di coloro che sono fuoriusciti a causa della ristrutturazione aziendale.
Al Mise non si è parlato di un’azienda in crisi ma anzi si è parlato finalmente (grazie al nostro lavoro, a quello di alcuni politici ed alla caparbietà dei lavoratori) di un piano di sviluppo della flotta e quindi di crescita del network.
Nonostante questo la musica è sempre la stessa, si stracciano gli impegni presi con la Comunità Sarda e si delocalizzano settori e lavoratori che potrebbero continuare ad operare da Olbia.
Lo si fa con l’arroganza del Padrone permaloso che al dialogo preferisce la minaccia di andare via, di “portarsi via la palla” se qualcuno osa insistere nella discussione.
Nessuno ha mai pensato che dopo il disimpegno dell’Aga Khan potesse arrivare un altro filantropo innamorato della Gallura e della Compagnia aerea, ma mai avremmo pensato che si potesse arrivare ad un livello di arroganza tale nelle relazioni industriali e nei confronti di chi rappresenta le istituzioni nel nostro Paese.
L’auspicio ora è che possa in tempi rapidi tornare il buonsenso nelle menti di coloro che irresponsabilmente, con il loro agire, mettono in seria discussione la disponibilità di un intero Territorio verso un ambizioso investimento di sistema fortemente voluto dalla famiglia Al Thani ma nei fatti osteggiato da chi per ambizione personale all’interno dell’azienda è stato fortemente acciecato.
Ed infine l’augurio che il Governo, totalmente assente nell’incontro se non con la presenza di un vice capo di gabinetto assolutamente digiuno della questione (sic… ci sarebbe voluto il ministro e manco un sottosegretario è arrivato!) torni a svolgere quel ruolo di mediatore attivo e di attento facilitatore che dia il segno di quanto sia strategica questa sfida per l’intera Isola.
Lo sapevamo… come c’era da immaginarsi è iniziato il fuoco di fila da parte di detrattori e non, da tastiera e non, rispetto a Mater Olbia e Costa Smeralda, ma ci voleva la scienza di Giobbe per capire che sarebbe andata così?
Il rischio ora è che il pallone qualcuno possa volerlo bucare veramente … prima che si tenti di portarlo via.
Mirko Idili, segretario provinciale Cisl