
Vista la previsione del numero chiuso a 5.000 persone, il capodanno olbiese ha rischiato di passare alla storia come il meno partecipato di sempre. Invece, la voglia della gente di fare festa, unita ad un clima positivo e rispettoso delle regole, ha consentito controlli meno asfissianti durante l’evolversi della serata da parte del massiccio spiegamento delle forze dell’ordine, trasformando il concertone di fine anno in un grande successo.
Dopo l’apertura affidata alle suggestive ambientazioni mistiche dello spettacolo “Zoè, il principio della vita” con tanto di scheletri, fuochi, colonne di luce e musiche tenebrose, è stato Luca Paolo Aleotti, alias Grido, “fratellino” trentanovenne di J-Ax a rompere il ghiaccio. L’ex “gemello diverso” ha scaldato la piazza con la sua hit senza tempo “Un attimo ancora”, seguita da “L’ha già fatto J-Ax”, ironico pezzo in cui racconta la sua storia di artista che prova a farsi strada al cospetto dell’ingombrante fratello.
Poi, dalle 22:30 riflettori puntati sulla star della serata. J-Ax, al secolo Alessandro Aleotti, 46 anni, si è rivelato ancora una volta l’artista giusto. Quello che riempie le piazze, come del resto fece a La Maddalena lo scorso settembre con Fedez, che continua a far urlare i suoi successi campioni di incassi, da “Il bello di essere brutti”, fino a “Maria Salvador” a ridosso del contro alla rovescia. Ripetuti i richiami alla città che lo aveva già ospitato cinque anni fa e della quale, come ha sottolineato nella conferenza stampa di Milano, conservava un ottimo ricordo.
“Olbia sei così bella che mi viene da dirti: guardarti accende un desiderio incontenibile”, dal testo di Spirale Ovale, Articolo 31. Parole adatte ad ogni angolo del pianeta ma che sono arrivate dritte dritte al cuore della gente.
Coinvolgente, diretto, senza pause. Un gran bel concerto con J-Ax a dettare i tempi e tutti a cantare i suoi successi, dall’epoca degli Articolo 31 all’ultimo“Comunisti col rolex Tour”: “Domani smetto”, “Non è un film”, “L’uomo col cappello”, “Uno di quei giorni”, “Vorrei ma non posto”, “Senza pagare”, “Sconosciuti da una vita” , dedicata al suo “socio” Fedez con cui ha scritto il pezzo. Tutto con ottimi arrangiamenti grazie alla sua band “L’Accademia delle teste dure”.
“Anche stasera vi siete dimostrati un pubblico veramente incredibile – ha detto il rapper a fine concerto – quello delle grandi occasioni. Io vi auguro tutto il bene possibile per il nuovo anno. Il mio nome è J-Ax, per sempre uno di voi”.
Alla mezzanotte, la stella del capodanno olbiese è risalita sul palco insieme al sindaco Settimo Nizzi e al brillante presentatore della serata Matteo Pianezzi, a suo agio nel riempire oltre dieci minuti di pausa prima del brindisi di fine anno. Dopo il rito del countdown e gli auguri della piazza tra baci e abbracci, occhi puntati sul mare per gli spettacolari fuochi d’artificio a tempo di musica.
Un meraviglioso gioco di luci e colori riflessi sull’acqua che ha incantato migliaia di persone, disposte lungo l’ansa sud dal molo Bosazza fino alla Marina della Sacra Famiglia. La serata si è conclusa sul palco con il dj set di DJ Trasko ma la gente è rimasta in piazza ben oltre la durata dello spettacolo, prendendo d’assalto i locali del centro aperti fino alle prime luci del mattino.