Mi chiamo Marco, scrivo da Olbia. Ho letto l’articolo di Olbianova sulla latitanza dell’ufficio ospedaliero per la scelta del medico. Tutto vero! Però, in realtà, il problema è ben più grave. Infatti, chi deve solo cambiare medico di base, può farlo anche on line o con l’aiuto del farmacista, evitando di rivolgersi all’ufficio ospedaliero.
Ma, chi non ha mai avuto medico di base e lo deve scegliere, è obbligato a rivolgersi personalmente all’ufficio. È il caso di mio figlio che, per raggiunti limiti di età, non può più rivolgersi al pediatra. Non deve cambiare medico di base, lo deve proprio scegliere. E questa scelta richiede il contatto con l’ufficio ospedaliero.
Ed è così anche per chi si trasferisce da una ASL di un’altra regione alla nostra. Una famiglia che dalla penisola si sposta ad Olbia, come può rinunciare al medico di base?
Da oltre un mese cerco di contattare l’ufficio in questione. Ma è chiuso perché il personale è in malattia. La casella di posta dell’ufficio ha raggiunto la capienza massima e rifiuta i messaggi. Tanto, anche se li accettasse, nessuno li leggerebbe.
Ho contattato l’URP dell’ospedale, mi hanno risposto che il personale non è assolutamente intercambiabile e, quindi, fino al rientro in ufficio degli addetti al servizio, nessun utente potrà essere servito. Neanche in smart-working.
Con tutti gli impiegati che lavorano negli uffici dell’azienda sanitaria, è possibile che neanche uno possa essere temporaneamente allocato presso questo servizio? È così folle auspicare un minimo di flessibilità da questi uffici?
Grazie per l’attenzione. Un saluto a tutti i miei concittadini