OLBIA. Si allarga la protesta dei gruppi folk che non parteciperanno alla Cavalcata Sarda prevista per maggio prossimo. Anche il Gruppo Folk Olbiese, come del resto aveva già fatto lo scorso anno, non aderirà alla manifestazione di interesse che scadrà il 20 marzo. Il motivo è semplice: i parametri dei rimborsi non sono adeguati.
Per Sergio Pileri, presidente del sodalizio olbiese, “non solo i soldi previsti sono pochi al punto che non si riesce neanche a pagare il viaggio, ma con quei parametri si calpesta la storia e l’impegno soprattutto dei gruppi storici come il nostro”.
Altro che semplici accordi di massima come sostiene il sindaco di Sassari, Nanni Campus. Chi firma il documento si ritrova ad accettare rimborsi inadeguati. Nel dettaglio il Comune ha stilato le cifre, un tanto a km.: fino a 40 Km: € 220,00 – da 41 a 70 km: € 440,00 – da 71 a 13 km: € 715,00 – oltre i 180 Km: € 915,00.
“Oltretutto – aggiunge Pileri – con il massino rispetto per gli amici delle maschere tradizionali, non si capisce perché i gruppi come Mamuthones o Merdules vengono rimborsati a forfait con 3.000 euro e persino i carri a buoi incassano cifre tonde: 2.500 euro. È una condizione inaccettabile che se non verrà completamente rivista segnerà la fine di un evento tra i più importanti della nostra terra”.
I tempi per rivedere i parametri dal comune di Sassari sono strettissimi e, in ogni caso, un ravvedimento da parte degli enti organizzatori giungerebbe tardivo.