Una frase pronunciata durante un’asta giudiziaria è costata cara al sindaco di Olbia Settimo Nizzi. Il giudice Paolo Bulla del Tribunale di Sassari lo ha condannato a quattro mesi di reclusione con pena sospesa per turbativa d’asta, ribaltando le richieste del pubblico ministero Antonio Piras che aveva sollecitato l’assoluzione.
La vicenda risale al 2021 quando il Comune di Olbia partecipò all’asta per l’acquisto dell’ex palazzo delle Ferrovie di via Vittorio Veneto. Durante la gara, alla quale partecipava anche la società romana Ocean Asset Management, Nizzi pronunciò una frase che si è rivelata fatale: “Tanto in quell’area non ci potrete fare niente”. Secondo l’accusa il sindaco tentò di scoraggiare il concorrente privato ricordando i vincoli urbanistici pubblici che gravavano sull’immobile.
Quella dichiarazione spinse il giudice fallimentare Cecilia Marino a sospendere l’asta e a revocare l’aggiudicazione provvisoria al Comune, inviando gli atti alla Procura di Tempio Pausania. Il curatore fallimentare Alberto Ceresa aveva infatti verbalizzato le parole del primo cittadino considerandole un’interferenza nella procedura.
La difesa di Nizzi, rappresentata dagli avvocati Sergio Milia e Pietro Carzedda, aveva sostenuto l’insussistenza dell’elemento soggettivo del reato. Secondo i legali il sindaco non aveva alcuna intenzione di condizionare l’asta ma si era limitato a comunicare i vincoli che gravavano sull’area. “Non voleva certo impedire o turbare la gara che si teneva e concludeva regolarmente” avevano argomentato.
Anche il PM Piras in sede di discussione aveva escluso il reato di turbativa dell’asta giudiziaria chiedendo l’assoluzione dell’imputato. Tuttavia il giudice Bulla ha ritenuto che la condotta del sindaco configurasse effettivamente il reato contestato.
L’immobile in questione doveva diventare la sede della casa dello studente nel quartiere di San Simplicio, un progetto già finanziato e particolarmente atteso dalla cittadinanza. Dopo la sospensione dell’asta si tenne una nuova procedura in cui il Comune si aggiudicò definitivamente l’edificio per oltre 500mila euro senza concorrenti.
“Attendiamo le motivazioni – dichiara i legali Carzedda e Milia -. Il dott. Nizzi ha piena fiducia nella Giustizia, certi che il sindaco di Olbia abbia agito nella piena legalità e nell’interesse pubblico.”