Sabato 27 gennaio all’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, la mia città, è nato il mio nipotino. Mia figlia ha partorito alla trentacinquesima settimana, il peso del piccolo è stato di 1,950 kg. e purtroppo per soli 50 gr. lo hanno dovuto trasferire d’urgenza all’ospedale di Sassari (pur godendo di ottima salute) perché, con nostra sorpresa, ci hanno informato che ad Olbia non c’è più il personale infermieristico per il reparto di neonatologia.
La mia è una protesta che lancio con tanta amarezza e grande disagio. I tagli al personale costringono questi piccoli fagottini ad essere trasferiti a molti chilometri da Olbia e vengono strappati alle loro mamme che, disorientate, ansiose, preoccupate, spesso non possono nutrirli del tanto prezioso latte materno. Questo, infatti, non arriva se le mamme non sono serene.
La madri non sempre riescono a raggiungere il loro piccolo immediatamente dopo il parto (come appunto il caso di mia figlia), e i familiari sono costretti a percorrere centinaia di chilometri per raggiungere l’ospedale dove è stato ricoverato il piccolo nascituro.
Ciononostante sento il dovere di ringraziare i ginecologi dell’ospedale di Olbia e il medico di famiglia.
Mi vorrei infine rivolgere ai vari politici che in questo periodo elettorale fanno tante promesse: aiutate questi bravi medici supportandoli con personale infermieristico adeguato. Dimostrate con i fatti di voler veramente fare qualcosa di utile per la comunità e l’Ospedale di Olbia.
Non si gioca con la vita delle persone figuriamoci con quella dei bambini. Spero che la mia protesta per i diritti che ci spettano non rimanga isolata, ma si uniscano tante voci in nome delle famiglie. Sono fiduciosa, aspetto buone notizie.
Maria Antonietta P.