TEMPIO PAUSANIA. Un incontro tra generazioni e mondi diversi per onorare la memoria di Paola Scano e Italo Petitta. Si è svolta ieri, lunedì 24 marzo, nella Sala Teatro della Casa di reclusione “Paolo Pittalis” di Tempio Pausania, la terza edizione dell’evento commemorativo dedicato ai due coniugi, noti per l’impegno a favore della solidarietà e dell’inclusione.
Istituita dal comune di Tempio nel 2023, l’iniziativa mira a trasmettere ai giovani i valori portati avanti da Scano e Petitta, protagonisti di un percorso che favorì il dialogo tra la comunità locale e la realtà carceraria di Nuchis. Per questo, l’edizione di quest’anno si è tenuta per la prima volta all’interno del carcere, con il coinvolgimento degli studenti del Liceo Dettori – De André, impegnati nei progetti di giustizia riparativa promossi dal Team dell’Università di Sassari.
L’incontro, aperto dai saluti della direttrice del carcere Veronica Proietti, del sindaco Gianni Addis, della vicesindaca e assessora ai Servizi sociali Anna Paola Aisoni e della docente universitaria Patrizia Patrizi, ha visto susseguirsi testimonianze, riflessioni, musica e letture.
La direttrice Proietti ha sottolineato l’importanza del lavoro di Scano e Petitta, capaci di costruire un ponte tra la città e il carcere. Il sindaco Addis ha ricordato il ruolo fondamentale dei due coniugi nel ridurre l’impatto sociale e culturale della costruzione del nuovo istituto di pena. “Grazie alle loro azioni e al loro lavoro sistematico – ha dichiarato il sindaco – la nostra comunità ha iniziato a maturare una consapevolezza che non avevamo e che, con il supporto del Team delle pratiche di giustizia riparativa, ha consentito di dare vita al processo che ha portato Tempio Pausania a diventare la prima città riparativa d’Italia”.
Patrizia Patrizi, responsabile del progetto accademico, ha ripercorso il cammino che ha portato Tempio a diventare riferimento nazionale per la giustizia riparativa. Della stessa linea l’intervento della comandante del carcere Maria Elena Mariotti, che ha ricordato il ruolo del volontariato e delle attività culturali interne, tra cui la realizzazione di un parco giochi grazie a opere prodotte dai detenuti.
L’assessora Aisoni ha evidenziato il valore educativo del progetto: “Con questo evento abbiamo voluto condividere con i nostri concittadini più giovani il ricordo di Paola e Italo, esempio encomiabile di solidarietà e inclusione”.
Arianna Taccori, responsabile dell’area giuridico-pedagogica, ha ribadito l’efficacia del contributo dei due coniugi nel rompere le barriere del pregiudizio, portando dentro il carcere lo spirito accogliente della comunità esterna. Maria Luisa Scarpa, referente del progetto nelle scuole, ha ricordato come il numero dei partecipanti alle attività di sensibilizzazione sia cresciuto nel tempo, passando da 25 a oltre 250 studenti.
Durante l’incontro, studenti, docenti e detenuti hanno condiviso letture e brani musicali. In particolare, i detenuti partecipanti ai laboratori musicali della Scuola Civica di Musica di Tempio Pausania, Aggius e Bortigiadas hanno eseguito brani a tema. Alcuni studenti hanno inoltre presentato la mostra fotografica “Photovoice”, realizzata nel maggio 2024 allo Spazio Faber.
All’interno del carcere sarà presto intitolata a Paola Scano la sala hobby, a conferma del legame indelebile tra il suo impegno e l’istituto penitenziario. A chiudere l’incontro è stato il figlio della coppia, che ha condiviso ricordi familiari e ribadito l’importanza di promuovere percorsi riparativi durante il periodo detentivo, per non spegnere mai la speranza.