Ci si aspettava la folla oceanica per il concerto più atteso e più reclamizzato dell’estate gallurese invece, forse anche per il costo del biglietto (fino a 30 euro!) sul lungomare di Golfo Aranci c’era al massimo un migliaio di persone ad assistere alla seconda tappa sarda del tour 2015 dei Negrita. Peccato, perché la band del frontman Pau, istrionico polarizzatore della scena, ha saputo coinvolgere ed emozionare i presenti con la solita bravura. Per i fans un’altra bella occasione per cantare a squarciagola i pezzi più famosi della band toscana da “In ogni atomo” a “Magnolia”, a “Rotolando verso sud”. Non sono mancati bani dell’ultimo album “9” come “Mondo Politico”. “1989” e l’hit “Il gioco”.
Davvero un bel concerto con un buon feeling tra musicisti e pubblico. Suoni corposi e caldi in un’atmosfera raccolta, climaticamente (finalmente) senza vento, quasi da teatro con il palco incastonato tra le palme e i prati del lungomare. Unica nota stonata, la produzione un po’ troppo nervosa e urlatrice intenta a bloccare un paio di scatti fissi in più dei professionisti, colpevoli forse di “rubare l’anima” a Pau mentre non vedono le GoPro full HD a due metri dal palco. Per il resto, la gente, quella che si aspettava alla vigilia, ha continuato a passeggiare su e giù a pochi metri dal concerto sulla parallela di via Libertà. Archiviati i Negrita ora si attende tutt’altro genere di spettacolo e, si spera, tutt’altra attenzione del pubblico per Enrico Bringano, sempre a Golfo Aranci, il prossimo 26 agosto.