OLBIA. Ultimi dettagli e poi il verdetto verrà lasciato al calcio giocato. Dal 26 settembre al 3 ottobre il Geovillage ospiterà i mondiali di calcio a 7 per atleti con cerebrolesione.
Otto le nazioni che si contenderanno il titolo di campioni del mondo. Nel gruppo A Italia, Corea del Sud, Cile e Scozia, e nel gruppo B Danimarca, Colombia, Giappone ed Egitto.
Cerimonia di apertura il 26 settembre mentre dal 27 inizieranno ufficialmente le gare. Prima partita dell’Italia alle ore 18:00 contro la Scozia.
La conferenza di presentazione della manifestazione si è svolta questa mattina al museo archeologico. “É molto importante per noi portare un evento di questo livello a Olbia – ha dichiarato Sandrino Porru, presidente della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPES) -. Tutto lo sport deve avere dignità e questa è un’opportunità per tanti ragazzi. Il mondo dello sport è come una culla capace di buttare giù tutti quelli steccati e mette al centro l’abilità di ciascuno per costruire insieme una collettività sempre più accogliente e sempre più culturalmente elevata”.
Per Tom Langen, direttore tecnico di IFCPF (International Federation of Cerebral Palsy Football): “Dopo il covid è fondamentale per noi che sia gli atleti che gli staff possano tornare a giocare, a far parte di una comunità sportiva e condividere i valori dello sport”.
Presente alla conferenza anche Marco Richi, presidente del comitato organizzatore Progetto 2000 che ha definito la Sardegna “sempre accogliente e ricca di affetto. Sono certo che tutti daremo il massimo per offrire ai partecipanti la migliore esperienza possibile”.
Per quanto riguarda il calcio giocato, è intervenuto il commissario tenico della nazionale Simone Pajaro. “Il gruppo è coeso, i ragazzi sono molto bravi e uniti tra loro. Abbiamo davanti cinque partite e c’è bisogno di tanto cuore e tanta grinta. Ce la metteremo tutta e non ci tireremo mai indietro. Che ci sia la Corea del sud, il Cile o la Scoozia per noi sarà sempre una battaglia. Forza italia e forza ragazzi”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capitano della squadra, Andrea Coiana, che ha sottolineato come la squadra sia pronta a dare il massimo. “Siamo una nazionale giovane e non vediamo l’ora di metterci a disposizione del mister. In campo non aspettatevi rose e fiori perché ci sarà davvero fuoco. Nonostante le nostre disabilità quando si gioca il risultato è quello che si vuol raggiungere. Speriamo di arrivare fino in fondo”.
All’evento di questa mattina ha preso parte anche l’assessora allo Sport del comune di Olbia, Elena Casu. “I mondiali di calcio a 7 hanno sia una valenza sociale che sportiva – ha detto -. Ancora una volta Olbia ha l’occasione di mostrare le proprie bellezze e misurarsi nell’organizzazione di eventi sportivi così prestigiosi”.
La manifestazione gode del supporto della Regione Sardegna, del comune di Olbia e di una serie di aziende del territorio. Dal punto di vista logistico è stata molto preziosa la partecipazione dell’Olbia Calcio (presente alla conferenza il presidente Alessandro Marino) che ha messo a disposizione gli impianti del Geovillage e il suo staff tecnico.