I Comuni del nord Sardegna diffondono le norme anti covid e lo fanno in gallurese. Dalle regole per la quarantena alla definizione di contatto stretto e a cosa fare nel caso di sintomi da covid-19. L’iniziativa rientra in un programma di valorizzazione della lingua sarda e gallurese a cui aderiscono dieci Comuni del nord dell’Isola che hanno partecipato al bando regionale per la tutela delle minoranze linguistiche.
Quattro i progetti finanziati dalla Regione Sardegna: “Da li stazzi a lu mari” (a cui aderiscono Loiri Porto San Paolo, San Teodoro, Budoni e Golfo Aranci), “Lu Gaddhurésu pa’ li Gaddhurési (Calangianus capofila, Telti, Sant’Antonio di Gallura e Luogosanto); “Tarranóa e lu Gaddhurésu” (Olbia) ed “Éu faéddhu Gaddhurésu” (Santa Teresa, con sportello linguistico anche a Porto Pozzo e San Pasquale).
Per portare avanti l’iniziativa, l’amministrazione regionale si avvale del lavoro dell’Istituto Chircas di Buddusò, vincitore della gara di appalto, che si occupa di tradurre atti pubblici dalla lingua italiana al sardo e al gallurese.
“Si tratta di un’associazione nata da poco grazie ad un gruppo di giovani di Buddusò con l’interesse comune di valorizzare e tutelare il patrimonio linguistico e culturale della Sardegna – ha spiegato Salvatore Canu dell’Istituto Chircas, responsabile di gestione e coordinamento degli sportelli linguistici -. Il progetto che stiamo portando avanti nasce per la divulgazione bilingue degli atti amministrativi dei Comuni”.
Oltre alla traduzione di delibere, determine, ordinanze ed avvisi alla popolazione, il lavoro dei cinque operatori degli sportelli linguistici (Anna Maria Giagheddu, Riccardo Mura, Donatella Musu e Laura Fraschini) comprende diverse collaborazioni con biblioteche e ludoteche, insieme a corsi di sardo e gallurese gratuiti ed in modalità telematica.
“Qui al Museo Archeologico di Olbia stiamo lavorando per la realizzazione di un’audioguida in gallurese – ha detto Anna Maria Giagheddu -. Chiunque volesse si può avvicinare al nostro sportello olbiese ogni venerdì, dalle 9 alle 13, per una chiacchierata in gallurese oppure per chiedere informazioni e traduzioni”.