OLBIA. Si sono concluse al porto Isola Bianca di Olbia le operazioni di identificazione dei 40 migranti sbarcati dalla motovedetta della Capitaneria di porto CP273. Il gruppo, composto da persone provenienti da Etiopia, Costa d’Avorio e Camerun, sarà trasferito nei centri di accoglienza situati tra il nord Sardegna e il Cagliaritano.
I migranti erano stati salvati al largo della Libia dalla nave Ocean Viking, gestita dalla ONG S.O.S. Mediterranee. Al porto di Olbia sono stati accolti 8 donne, 28 uomini, quasi tutti minorenni, di cui 4 bambini sotto i sei anni, e una famiglia composta da padre, madre e un bambino piccolo. La maggior parte dei minori risulta non accompagnata.
Le condizioni di salute del gruppo sono complessivamente buone. Non si è reso necessario alcun ricovero in ospedale, anche se sono stati registrati due casi di scabbia che, secondo le autorità sanitarie, non destano preoccupazione.
La nave, diretta a Genova, questa mattina è rimasta in rada. Quaranta persone sono state trasferite a bordo della motovedetta della Capitaneria, assistita da un medico e un infermiere.
A terra, la Asl ha predisposto un avamposto con due postazioni specifiche: una dedicata all’Igiene pubblica e l’altra alla Ginecologia, incaricata del monitoraggio delle donne in stato di gravidanza. Ad accogliere i migranti erano presenti Direzione marittima, forze di polizia, associazioni di protezione civile, soccorritori del 118, personale medico e mediatori culturali. Le operazioni sono state coordinate dalla Prefettura. Nel frattempo, la Ocean Viking, con circa 40 uomini a bordo, ha ripreso la navigazione verso il porto di Genova.