
Fine agosto pieno di novità in vista della sfilata politica di maggio 2016 dietro la statua di San Simplicio. Le prime arrivano da Roma dove sembra che Jampier abbia già in tasca l’accordo con i Riformatori. Non è con partiti accreditati di zero virgola che si vincono le elezioni ma Scanu è un passista e sa arrivare in fondo raccogliendo persino le briciole.
In Consiglio comunale la bandiera dei Riformatori è mantenuta solo da Giovanni Cassitta che ha troppi amici a destra per passare dall’altra parte senza almeno un po’ di imbarazzo. L’UDC locale diviso a Olbia dal 2011 anche se in pochi lo ricordano, sta per esplodere a livello nazionale sommerso dai debiti e questo costringerà Giorgio Oppio da Iglesias a provare qualche fungo magico per inventarsi qualcosa al più presto.
A proposito di Sulcis, alcune malelingue danno Mauro Modolo Pili da Carbonia sempre più vicino a Matteo Salvini. Restare in parlamento ha il suo prezzo e se per salvarsi si attacca a ventosa a Salvini lui si salva ma ad Olbia resterebbero con il cerino in mano Pizzadili e Appeddu che ancora credono alla composizione di una coalizione identitaria. A proposito, di partiti uniti sotto la bandiera sarda: se ne parla da quando eravamo bambini ma alla vigilia delle elezioni i protagonisti finiscono sempre per litigare e non è detto che non possa finire così anche a questo giro.
L’aria settembrina, invece, inebria i destroidi che cominciano a credere che davanti ad un Partito Laburista spaccato con due sindaci in testa alle liste dei gemelli diversi PDone e PDtwo, ecco che Fratelli d’Italia (terzo partito in città) e la nuova Alleanza Nazionale, ci sarebbe già il nome di Gianfranco Bardanzellu pronto a fare il coordinatore cittadino, provano a mettere tutto il centro destra con Forza Italia nel frullatore.
Udite: se il nome di Vanni Sanna non passa (immaginiamo che a leggere questa riga si sta certamente toccando) sarebbero pronti a candidare un destrosio come Angelo Cocciu che piace come lo zucchero a destra e anche a…destra, Marco Piro permettendo.
Infine, pallottoliere alla mano, andiamo a vedere sul toto sindaco quanti potrebbero essere i candidati a ricoprire la carica di primo cittadino nel quinquennio più importante della storia della città. Uno a testa il PDone PDtwo, uno il Centro Destra, uno i sardisti e uno i 5 grilli con l’incognita di una coalizione civica che potrebbe raccogliere i transfughi da ogni dove. Totale: 6. Ci sarà da divertisti. Chiunque sia è bene che si prepari a cinque anni di grandi rivoluzioni. Un consiglio: cominci a prendere lezioni di arabo.