Gianfranco Bardanzellu apre la benzina e Matteo Sanna accende la bottiglia e battezza con il fuoco di una nuova destra olbiese. Revanscista, autonomista, alleata ma distinta una volta per tutte dal partito idrovoro e assorbente Forza Italia, in un partito forse più vicino al Movimento Sociale che ad Alleanza Nazionale. In questo mondo l’ex consigliere regionale e sindaco di Telti metterebbe fine alle dicerie, per altro sempre smentite, di un suo avvicinamento al partito della nazione di Giampiero Scanu. Bardanzellu, però, non avrebbe alcuna intenzione di candidarsi. La sua posizione si potrebbe configurare nella segreteria organizzativa. La destra nascerebbe con la benedizione aggiunta di Vanni Sanna e della sua sicura lista civica.
Sempre a destra ci sentono movimenti di “Noi con Salvini – Sardegna” anche in città. I proseliti del segretario leghista avrebbero cominciato a produrre germogli ad Olbia con l’apertura della segreteria. Sui nomi di eventuali candidati c’è tanto da lavorare. Nello scenario della destra olbiese, dopo la creazione del movimento e l’ufficializzazione del partito, il prossimo 25 aprile verrà inaugurata la sede de “L’Altra Olbia”, il partito che fa riferimento alla ditta Balata & Olivieri. Il gruppo, da tempo molto attivo virtualmente su Facebook proverà a mettere piede nel mondo fisico con la segreteria che, transenne permettendo, aprirà in piazza Mercato.
Sul fronte Forzista la corsa alla candidatura di primo cittadino sembra aver perso un pezzo. Voci di corridoio vedrebbero Pietro Carzedda autore poco credibile passo indietro per lasciare spazio a Marco Piro e Michele Fiori ma tutto verrebbe messo in discussione se il partito di Berlusconi, anche dopo le dichiarazioni a Olbianova di Ugo Cappellacci, aprisse all’obbligo delle primarie. Per la cronaca Forza Italia, ad Olbia, continua a non avere una sede. Quella storica di via Mameli è chiusa. Nessuno, neanche Nizzi VII, avrebbe mai pagato l’affitto e il proprietario ha cambiato la serratura.