«Siamo sorpresi, preoccupati e indignati dalla manifestazione indetta a Olbia da un gruppo indipendentista contro la nascita dell’ospedale Mater Olbia. Lo consideriamo, anzi è, l’ennesimo attacco sferrato alle legittime e sacrosante aspirazioni di una provincia come la Gallura, dinamica ma troppo penalizzata a livello infrastrutturale».
È la posizione espressa dal Tag (Tavolo Associazioni Gallura) sulla manifestazione programmata a Olbia per il 17 giugno dal gruppo “Una caminera noa”.
«Il Mater Olbia è importante perché offrirà a Olbia, alla Gallura e alla Sardegna elevati standard di assistenza sanitaria e perché i suoi servizi non saranno in concorrenza ma complementari con quelli della sanità pubblica – dichiara Luisa Di Lorenzo, coordinatrice pro tempore del TAG –. Per la Gallura, l’unica area sanitaria in cui la popolazione è aumentata, come è scritto nel “Piano sanitario triennale (2018-2020) dell’Ats sarda (Azienda tutela della salute), si tratterebbe di un riequilibrio fondamentale. Occorre sottolineare che la Gallura ha infatti 2,2 posti letto ogni 1000 abitanti contro i 4,64 di Cagliari, i 3,92 di Sassari e i 3,56 della media sarda. C’è poi un altro aspetto cruciale: il Mater Olbia sarà un centro di ricerca internazionale di alta specializzazione, un punto di riferimento, come sostiene la Regione Sardegna, per le popolazioni del Mediterraneo meridionale».
«Crediamo che queste siano validissime ragioni per difendere la nascita del Mater Olbia e per respingere con forza le tesi di chi lo attacca – conclude la Di Lorenzo –. Non ci risulta che associazioni o gruppi abbiano mai protestato contro le altre strutture sanitarie private della Sardegna, che ogni anno ricevono 99 milioni di euro di soldi pubblici. Proprio per questo diciamo che l’attacco contro il Mater Olbia non è altro che l’ennesimo attacco contro la Gallura».