★VIDEO★ OLBIA. Un malore fatale, probabilmente un infarto, ha ucciso un uomo di 52 anni, Stefano Belotti, originario della Provincia di Bergamo e domiciliato a Sassari, mentre si trovava alla guida di un furgone di lavoro. È accaduto in via D’Annunzio. Ormai senza vita, e con l’acceleratore pigiato, ha mandato il veicolo senza controllo verso il traffico. Prima sono state colpite di striscio due auto che provenivano in senso contrario e poi si è schiantata contro un’utilitaria che, a sua volta ha colpito una quarta auto.
Un infarto mentre guidava. Una drammatica situazione che ha spento la vita dello sfortunato conducente di un furgone da lavoro ma che avrebbe potuto avere un esito ancora peggiore visto il traffico di via D’Annunzio, nel centro di Olbia. Nel bilancio che ha coinvolto in totale cinque veicolo, compreso il furgone della vittima, si registra un giovane ferito per il violento tamponamento subito.
“Un boato pauroso – raccontano i commercianti che hanno le vetrine di fronte al “curvone” di una delle vie più trafficate di Olbia -. Ho visto il furgone a manetta che sembrava impazzito. Ha colpito un’utilitaria che marciava nello stesso senso facendola ruotare in asse prima di schiantarsi contro il muro della ferrovia. L’uomo al volante era immobile”.
La ricostruzione, confermata dalla Polizia Locale che ha effettuato i rilievi con la Polizia di Stato a supporto, racconta di un dramma costato la vita al 52enne (a Olbia per lavoro), del tutto incolpevole per quanto riguarda la carambola di auto. Forse l’uomo, negli ultimi istanti della sua vita, ha provato a portare l’auto fuori strada ma per il malore ha premuto fino in fondo l’acceleratore.
“Era velocissimo e sembrava non fermarsi mai – racconta un passante -. Le auto colpite schizzavano come birilli. Se non si fosse schiantato contro il muro avrebbe potuto fare una strage. Che pena per quest’uomo che non deve essersi accorto di nulla”.
Ul posto sono intervenuti i medici dell’Ambulanza ospedaliera e i Vigili del Fuoco che hanno dato assistenza ai sanitari e hanno messo in sicurezza l’ampio scenario dell’incidente. Di seguito il video ▼