Per loro che hanno calcato i più grandi palchi in giro per il mondo essere lì, all’Ariston, “è stata un’emozione unica”. A dirlo è Mario Pira, veterano dei Tenores di Bitti, che ieri hanno accompagnato Alessandro Mahmood nella cover di Lucio Dalla “Com’è profondo il mare”.
“È stata davvero un’esperienza che ci ha emozionato profondamente – ha commentato Pira -. Alessandro ha cantato in maniera eccellente facendo propria la canzone di Dalla e mettendoci del suo. Devo anche dire che con noi è stato bravissimo. Ci ha lasciato ampio spazio di intervento tanto che le nostre parti le abbiamo arrangiate noi”.
Importante anche il tributo al poeta di Bonorva, Paolo Mossa. I tenores hanno introdotto il pezzo con i suoi versi: “Finis, de s’Oceanu violentu, Currer dia sas abbas piùs malas” (perfino, dell’Oceano violento, attraverserei le acque più cattive).
“Ci è piaciuto anche come, al termine, ci ha salutato Amadeus – ha detto ancora Mario Pira – sottolineando la nostra unicità in una terra che tutti ci invidiano, la nostra Sardegna. Una bellissima esperienza che abbiamo vissuto cercando di non essere invadenti ma, al contrario, delicati e anche sfumati lungo il brano. Abbiamo ricevuto tantissimi complimenti anche dall’orchestra. La maggior parte di loro non aveva mai sentito il canto a tenore. Grazie a Mahmood per averci regalato questa straordinaria esperienza.”