“Su incarico del padre – scrive l’avvocato Angelo Merlini – sto predisponendo denuncia per diffamazione nei confronti dell’ex moglie, nonché di maltrattamenti verso i tre figli per la violenta esposizione mediatica cui la stessa li ha consciamente esposti”. E’ quanto sta accadendo dopo che la madre a cui era stata tolta la podestà genitoriale, confermata dalla Corte d’Appello, ha creato un gruppo su Facebook corredato di foto dei minori e dunque assolutamente individuabili, in cui, secondo il legale, “si è scatenata una sarabanda di messaggi in molti casi recanti contenuti minacciosi o di insulti o di diffamazione nei confronti del padre e della propria compagna”.
Merlini chiederà “al magistrato che inibisca l’uso del social network alla madre a tutela della incolumità dei figli, nonché la cancellazione della pagina pubblica. Sottolineo – aggiunge Merlini – le barbarie di un linguaggio morale posto in essere con assoluta incoscienza da un così cospicuo numero di soggetti disposti ad accettare in maniera totalmente supina qualsiasi messaggio proveniente dall’esterno senza curarsi di riscontrare fatti così gravi”.
La vicenda legale era cominciata alcuni anni fa con la separazione consensuale dei coniugi con l’affidamento alla madre dei tre figli, anche se di fatto la più piccola continuava a vivere col padre. La piccola ha ora 6 anni. La più grande 14 anni, il secondo 12 anni. Dopo che la scuola aveva evidenziato una serie di comportamenti di disagio dei bambini culminate in gravi affermazioni nei confronti della madre, la donna veniva denunciata ai Carabinieri addirittura da uno dei figli. Questo era avvenuto circa due anni fa.
A quel punto fu avvito un procedimento penale che è ancora in fase di indagini preliminari contro la madre, iscritta nel registro degli indagati per il reato di violenza sessuale nei confronti dei propri figli in concorso al suo nuovo compagno. I minori sono stati sentiti dai magistrati nelle forme di massima protezione previste dalle norme a tutela degli stessi e sono sottoposti a perizie specialistiche per valutare il loro grado di attendibilità.
Ora la nuova iniziativa della madre dei tre minori ha aperto una nuova fase. “Chiederò al magistrato – ha sottolineato l’avvocato Merlini – di individuare e perseguire legalmente anche tutti coloro che nel testo dei propri interventi su Facebook hanno commesso il reato di minacce, ingiurie e diffamazione. In questo senso procederò anche nei giorni a venire in relazione a qualsiasi altro post avente gli stessi contenuti”.