Quando due giganti della cultura italiana come Fabrizio De André e Pier Paolo Pasolini si incontrano sulla pagina di un libro il risultato non può che essere creativo. È quello che accade con “Dio è gratis il prossimo costa“, il nuovo saggio di Alfredo Franchini che ripercorre in parallelo vita e pensiero dei due grandi poeti del Novecento e che approda il 6 giugno a Tempio Pausania.
L’opera esplora come entrambi gli artisti, pur essendo atei, abbiano sentito il bisogno di raccontare Cristo come uomo in una visione del mondo di tipo epico-religioso. Un paradosso che Franchini svela attraverso un’analisi profonda del pensiero anticonformista dei due “poeti corsari”.
L’appuntamento è fissato per venerdì 6 giugno alle ore 18:00 nel chiostro degli Scolopi, location che negli anni ha ospitato eventi culturali di primo piano. A dialogare con l’autore sarà Giuseppe Pulina.
Franchini, giornalista professionista che ha collaborato con diverse testate tra cui il settimanale “Panorama”, ha già firmato diversi saggi di economia e politica. Il suo precedente lavoro “Uomini e donne di Fabrizio De André” lo aveva già consacrato come uno dei massimi esperti della poetica dell’artista genovese.
Il libro mette a confronto due formazioni diverse – Fabrizio anarchico e Pier Paolo marxista – ma con identico agire culturale. Scelte diverse nel racconto dei rispettivi vangeli: De André si basa sui testi apocrifi mentre Pasolini su san Matteo, ma il messaggio è identico.
“È un libro ambizioso, lo ammetto” ha dichiarato Franchini durante una recente presentazione “vuole rilanciare temi come la politica e l’economia. Non potendo farlo da solo mi sono affidato alle parole di due miscredenti devoti”.
L’evento del 6 giugno rappresenta una tappa importante nel tour di presentazioni che sta toccando diverse città italiane. Il libro, pubblicato da Arcana editore, ha già registrato il tutto esaurito durante la prima nazionale tenutasi a Cagliari con la partecipazione di Cristiano De André.
Il chiostro degli Scolopi di Tempio Pausania si conferma così ancora una volta crocevia culturale della Gallura, pronto ad accogliere una riflessione profonda su spiritualità e arte che attraversa i secoli per arrivare fino ai giorni nostri.