Artisti a Venezia contro la guerra per dare vita al Grande Canale della Pace, evento internazionale in concomitanza con la 56 Biennale. Alla prestigiosa esposizione, che si svolgerà dal 9 maggio al 22 novembre nelle sale del Palazzo Bollani, parteciperà anche la scultrice olbiese Lucia Balzano con la sua opera “Donne stracciate” . Questa è la prima edizione di un progetto ambizioso; obiettivo è far sentire al mondo il “rumore” della pace, come ha dichiarato il curatore della mostra, Gregorio Rossi che ha selezionato artisti provenienti da tutte le nazioni.
L’iniziativa nasce a Venezia, il Canal Grande dell’arte universale, e da lì si propagherà in Europa e nel mondo. Alla manifestazione hanno aderito anche il Premio Nobel per la Letteratura Dario Fo e Romina Power. Numerosi rappresentanti del mondo della cultura e dello spettacolo stanno sostenendo pubblicamente con video-messaggi il Grande Canale della Pace. Lucia Balzano si dedica alla scultura dalla metà degli anni ’80 e ha saputo rappresentare con eccezionale efficacia il tema della violenza sulle donne, attraverso le sue “Gabbie” in terracotta e ferro.
Al loro interno sembra attuarsi una lotta muta e disperata di creature ancora vive ma intrappolate, condizionate, represse. Riescono comunque a “urlare” la loro sofferenza, trasmettendo a chi le osserva tutta la forza del linguaggio creativo di Lucia Balzano. Negli anni scorsi l’artista olbiese aveva già esposto a Venezia attirando l’attenzione di vari critici e suscitando molto interesse. Il suo tentativo di scuotere le coscienze denunciando l’indifferenza verso i soprusi e le ingiustizie, arriva diretto alla mente e al cuore. Altrettanto potenti sono le sue “Donne-farfalla” che, con ali di ferro, volano via dai loro aguzzini e le “Guerriere” dotate di artigli per difendere i propri ideali.