Non è certo un mistero che la stagione appena terminata sia stata una delle più difficili degli ultimi dieci anni. Tre cambi di allenatore nel corso del campionato sono un segnale chiaro di una gestione tecnica problematica, che evidenzia le lacune di un management poco esperto. La società bianca sembra mancare di una struttura manageriale solida, capace di guidare con competenza la gestione tecnica e organizzativa.
Non vogliamo dilungarci sull’assetto societario, dato che il quadro è già evidente: è necessario puntare su un’organizzazione composta da professionisti qualificati, e non da figure improvvisate. Lo stesso Ze Maria, in modo schietto, ha sottolineato come la società debba cambiare rotta: più serietà nella gestione, maggiore riservatezza (in una stagione in cui indiscrezioni e fughe di notizie sono state all’ordine del giorno) e, soprattutto, una competenza diffusa a tutti i livelli, dai vertici fino al personale operativo.
Nonostante le difficoltà, il tecnico brasiliano ha dimostrato capacità e determinazione, affrontando situazioni che andavano ben oltre il suo ruolo. Il merito va anche riconosciuto alla squadra, che è riuscita a evitare una seconda retrocessione, portando “la navicella in porto”.
In questa fase la società avrà il compito di individuare due strategie di periodo: in primis migliorare la parte finanziaria, assicurando maggiore regolarità nell’erogazione degli stipendi e una gestione più trasparente dei debiti, su cui al momento si attende ancora chiarezza nei bilanci. In secundis definire un indirizzo tecnico chiaro, affidandosi a un management competente, in grado di costruire una squadra solida e affrontare le inevitabili difficoltà con professionalità.
Intanto, in città cresce la curiosità su chi sarà il prossimo allenatore. Per ora non ci sono nomi ufficiali, ma molti hanno notato la presenza, sugli spalti, di Lucas Cominelli – uomo di fiducia della Swiss Pro – accompagnato dai soci Surace e Reaber. Questo ha alimentato le voci su un possibile ritorno di Lucas Gatti, un altro argentino già in passato arrivato nei lidi olbiesi grazie a Cominelli.
Gatti, figlio dell’indimenticato Hugo Gatti (storico portiere della nazionale argentina), ha lasciato un buon ricordo a Olbia durante la sua breve permanenza qualche tempo fa. La sua professionalità, il suo carisma e la conoscenza dell’ambiente lo rendono uno dei possibili candidati alla guida tecnica dei bianchi. Qualora la scelta ricadesse su di lui, troverebbe una squadra probabilmente più completa e meglio strutturata rispetto a quella allenata nello scorso autunno.
Nei prossimi giorni, come annunciato dalla società nel comunicato sull’addio a Ze Maria, ci saranno sicuramente novità. Non resta che attendere con interesse, non solo per la scelta del nuovo allenatore, ma anche per capire se sarà davvero l’inizio di un cambio di passo nella gestione complessiva, oppure si dovrà assistere ad un film già visto.