L’Olbia supera lo scoglio Gubbio per 1 a 0, mette insieme la seconda vittoria consecutiva e inanella l’undicesimo punto nelle ultime cinque gare di campionato. Il gol partita è stato realizzato al 59° da Daniele Ragatzu che festante è andato poi ad urlare la sua gioia sotto la curva occupata dagli irriducibili tifosi olbiesi.
Diciamo subito che non è stata una bella partita, due squadre divise in classifica da ben 17 punti, con i padroni di casa che nelle ultime cinque gare hanno conquistato la miseria di cinque punti e hanno la voglia e il dovere di invertire la rota per risalire la classifica in vista dei play off. L’Olbia invece da diversi mesi gioca un buon calcio ma è ancora impantanata nei bassifondi della graduatoria, ha sete di punti e fame di vittorie per uscire quanto prima dalla roulette dei play out.
Piero Braglia – allenatore del Gubbio – per l’occasione manda in campo una formazione votata all’attacco schierando davanti al portiere Di Gennaro una linea di difesa a quattro con Corsinelli, Portanova, Redolfi e Nicolao, in mezzo al campo Rosaia e Bulevardi fungono da alfieri per il centrale Bontà, mentre in avanti si muovono Spina e Vasquez con Arena nei panni del suggeritore.
Occhiuzzi oppone agli egubini la solita formazione con Brignani, Bellodi ed Emerson davanti al rientrante Sposito, in mezzo al campo agisce Dessena con Zanchetta al posto dello squalificato Biancu, mentre la linea avanzata è lasciata a Nanni, Contini e alle invenzioni di Ragatzu.
La partita inizia con ritmi blandi, l’Olbia che controlla ed il Gubbio che ci prova ma con poca convinzione, al 4° dalla distanza calcia Spina ma Sposito è ben posizionato, un minuto dopo un pasticcio di Travaglini rischia di creare un’azione dal gol per i padroni di casa.
Il Gubbio vuole l’intera posta in palio e si riversa sulla metà campo dell’Olbia che presidia bene il territorio e non lascia spazi ai rossoblu. La vera occasione – l’unica del primo tempo – si verifica al 19° su palla messa in area dal solito Arena con Bulevardi che spicca su tutti di testa ma manda la sfera oltre la traversa.
Nel frattanto la squadra di Braglia ci prova sulla destra dove si intensificano le discese di Corsinelli e le giocate di qualità di Arena, ma la linea arretrata dell’Olbia è in fiducia e gestisce senza particolari affanni. Al 28° ci prova Rosaia dalla distanza, Sposito è sempre attento e para senza problemi. Subito dopo Ragatzu ha l’occasione per superare l’ultimo difensore del Gubbio e presentarsi solo davanti a Di Gennaro, la palla però viene intercettata e l’azione sfuma. Occhiuzzi cerca di smuovere le acque in attacco e sposta Contini sulla sinistra senza sortire però alcun effetto.
L’arbitro dell’incontro Sig. Maccarini di Arezzo assegna 4 minuti di recupero per via dell’infortunio occorso a 26° a Travaglini, si va così al riposo con una sostituzione anche per la squadra di casa che fa entrare Tazzer al posto del dolorante Corsinelli.
Il secondo tempo inizia con un’altra sostituzione per il Gubbio, Piero Braglia non si accontenta di una sterile supremazia territoriale, vuole l’intera posta in palio e ridisegna la squadra che per qualche minuto sembra svegliarsi dal torpore del primo tempo.
Arriviamo così al 59°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Emerson la palla arriva nell’area del Gubbio, il portiere respinge malamente, sulla sfera si avventa Brignani e Arena, nell’intento di spazzare via, colpisce il difensore olbiese, l’arbitro ben appostato assegna la massima punizione. Sul dischetto va lui Daniele Ragatzu da Quartu che segna il suo 14° gol il campionato e porta in vantaggio l’Olbia.
Attorno al rigore del bomber olbiese c’è un particolare che merita la menzione. Venerdì in chiusura dell’allenamento di rifinitura, Occhiuzzi fa battere tre rigori ai suoi giocatori, arriva il turno di Daniele ma purtroppo su tre penalty non ne va a segno nemmeno uno. Occhiuzzi guarda Ragatzu che simpaticamente dice: “faccio gol su rigore domani a Gubbio”. E la profezia si è avverata.
La partita pian piano scivola via senza grandi sussulti, tra una girandola di cambi che non provoca alcun effetto, l’Olbia controlla bene e il Gubbio cerca disordinatamente di portarsi in avanti.
Da registrare sul finale di gara due occasioni per i rossoblu, al 82° Nicolao da buona posizione di testa manda fuori dallo specchio di porta e ancora lui sempre di testa un minuto dopo mette la palla sul fondo.
Così dopo 5 minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine e rimanda l’Olbia in Sardegna con i tanto attesi tre punti che questa volta fanno morale e classifica.
Formazioni.
Gubbio: Di Gennaro, Redolfi ©(46° Dutu), Bonta’ (66°Toscano), Rosaia, Vasquez (68°Di Stefano), Bulevardi, Corsinelli (45° Tazzer), Spina (68°Arras), Arena, Nicolao, Portanova. A disposizione: Meneghetti, Greco, Semeraro, Dutu, Di Stefano, Tazzer, Toscano, Vitale, Arras. Allenatore Piero Braglia.
Olbia: Sposito, Brignani, Bellodi, Emerson ©, Arboleda, Dessena (78° Incerti), Zanchetta (66° La Rosa), Travaglini (26° Sperotto), Contini (78°Babbi), Ragatzu, Nanni (66° Corti) A disposizione: Van Der Want, Sperotto, Fabbri, Secci, La Rosa, Incerti, Occhioni, Corti, Babbi, Boganini, Sueva. Allenatore Roberto Occhiuzzi.
Arbitro dell’incontro Lorenzo Maccarini di Arezzo.
Reti: 59° Ragatzu (O) su rigore.
Ammoniti: 29° Emerson (O), 40° Dessena (O), 67° Vasquez (G), 79° Corti (O)
Espulsi: Calci d’angolo: 4 a 3 per l’Olbia
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