OLBIA. Vince la Vis Pesaro che passa al Nespoli con un gol di Nicastro al 29° del primo tempo. La squadra di casa ha messo in campo tanto cuore e tanta buona volontà ma a nulla è servito davanti ad una Vis Pesaro per niente trascendentale ma ben organizzata che ha capitalizzato le occasioni avute. Adesso si fa davvero dura.
L’Olbia si trova in una situazione critica, con la necessità di risalire la china in questa classica partita da dentro o fuori. Nel mese di dicembre, la squadra ha disputato cinque partite, perdendone quattro e pareggiandone una in casa contro il Rimini. La situazione peggiora considerando anche la prima partita di gennaio a Cesena: sei partite giocate, un solo punto guadagnato, undici gol subiti e nessun gol realizzato. La sequenza di risultati negativi rende urgente una svolta per i ragazzi di Leandro Greco.
La Vis Pesaro arriva ad Olbia con quattro pareggi consecutivi nelle ultime cinque partite di campionato è reduce da due importanti acquisti effettuati nel mercato di riparazione di gennaio e si presenta al Bruno Nespoli alla ricerca della vittoria che allontanerebbe i marchigiani dalla lotteria dei play-out. Simone Bancheri, allenatore della squadra ospite, è consapevole che la partita di Olbia rappresenta un crocevia importante per entrambe le squadre, un incontro che nessuno vuole perdere.
Inizia la tenzone, non c’è nemmeno il tempo di aprire i taccuini che la squadra di casa corre il primo rischio. La lancetta dei secondi non ha completato ancora un giro e gli ospiti vanno vicini al vantaggio. Dalla trequarti punizione per la Vis Pesaro al calcio piazzato va il capitano Di Paola, il tiro è preciso verso l’angolo alto della porta ma sulla palla ci arriva la mano di Rinaldi che devia sulla traversa. I marchigiani ci credono e cinque minuti dopo Karllsson da buona posizione calcia alle stelle.
Gli ospiti appaiono ben organizzati con un’idea di gioco semplice ma efficace che vede in Di Paola l’ispiratore anima e cuore dei biancorossi e sempre dai suoi piedi nasce un’altra buona occasione quando imbecca, ancora una volta, Karllsson che spara su Rinaldi, sulla respinta giunge Nina ma il suo tocco è fuori.
I primi venti minuti sono di marca pesarese, gli uomini di Simone Banchieri non sono sbarcati in Sardegna per cambiare aria e ci provano.
La partita scivola via con l’Olbia che non trova il bandolo della matassa per impensierire il portiere Neri e così al ventinovesimo, sugli sviluppi di un fallo laterale, la palla giunge in area tra i piedi di Nicastro che è lesto a girare in rete e portare in vantaggio la Vis Pesaro.
L’Olbia, preso il ceffone, ha come un sussulto e da quel momento inizia a macinare gioco con Biancu e Dessena impegnati a dare spinta e mordente ad una squadra che non vuole arrendersi ma che dimostra di avere limiti nelle idee di gioco.
A tre minuti dalla fine del primo tempo i bianchi di casa hanno la loro occasione per pareggiare; su un batti e ribatti in area Scapin appoggia indietro per Ragatzu che calcia dal limite dell’area, la palla è diretta in porta ma sulla traiettoria la gamba di Zoia respinge.
I padroni di casa concludono il primo tempo in avanti con un pressing che lascia ben sperare per la ripresa.
Inizia il secondo tempo senza cambi dalle panchine, l’Olbia sembra più determinata e già al quarantaseiesimo va vicina al pareggio con Biancu, poi l’occasionissima con Nanni (57°) che colpisce di testa un bel cross di Ragatzu, la palla è diretta a gonfiare la rete biancorossa ma la difesa pesarese rinvia dando a tutti l’illusione che la sfera abbia varcato la linea di porta.
La Vis tiene botta e si muove sul campo con ordine e allo scoccare del sessantesimo minuto colpisce anche una traversa con l’islandese Karllsson, nel frattanto Greco dalla panchina chiama i primi cambi e finalmente si vede il neoacquisto Schiavone che si piazza davanti alla difesa e cerca di imprimere ritmo ad una squadra in crisi di gioco.
A quindici minuti dalla fine del tempo regolamentare Contini – entrato al posto di Dessena -ha tra i piedi la palla del pareggio, il tiro in porta del numero undici olbiese è alto. La squadra di casa non si da per vinta, ci prova con tutte le sue forze ma non trova la via del gol che ad Olbia manca da oltre un mese. A questo punto Greco effettua ulteriori cambi mandando in campo ciò che ha a disposizione in panchina ma le sostituzioni non riescono a dare un effettivo cambio di marcia.
Arriviamo così al novantesimo. L’Olbia è tutta in avanti, più con la forza del cuore che spinta da un’idea di gioco. Dal pressing arrivano due calci d’angolo consecutivi. Nella mischia che si accende in area, si percepisce anche un tocco di mano di un calciatore biancorosso, non rilevato dall’arbitro. Tuttavia, il risultato non si schioda. Anzi, sono gli ospiti ad andare vicini al raddoppio, ancora con Karllsson, che mette fuori di poco
Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi mentre l’Olbia mette in cascina la quinta sconfitta consecutiva e adesso diventa veramente una missione impossibile.
Olbia: Rinaldi, La Rosa©, Dessena (75° Contini), Bellodi, Ragatzu, Nanni, Biancu, Arboleda (66° Zallu), Motolese, Montebugnoli (50° Schiavone), Scapin (75° Gennari). A disp. Van Der Want, Incerti, Mordini, Zanchetta, Palomba. Allenatore Leandro Greco.
Vis Pesaro: Neri, Zoia, Zagnoni, Rossoni, Pucciarelli (57°Mattioli), Nina (66° Obi) (79° Iervolino) , Nicastro, Di Paola©, Ceccacci (57° Loru), Karllson, Rossetti. A disp. Polverino, Neri, Peixoto, Foresta, Mamona, Molina, Gulli, Kemayou. Allenatore Simone Banchieri
Arbitro. Gabriele Totaro di Lecce
Reti: 29° Nicastro (VP),
Ammoniti: Pucciarelli (VP), Dessena (O), Ceccacci (VP), Arboleda (O), Iervolino (VP), Nanni (O)
Minuti di recupero. 1° nel Primo tempo. 5° nel secondo tempo
Calci d’Angolo: 4 a 3 per la Vis Pesaro.
Spettatori. 632 di cui 252 abbonati.
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