OLBIA. La ventisettesima giornata del campionato di Serie D riserva all’Olbia un’altra sfida decisiva, un’autentica “finale” così come dichiarato dal tecnico dei blancos. A far visita ai galluresi sarà l’Atletico Lodigiani, attualmente a quota 29 punti in classifica, appena uno in meno rispetto ai bianchi olbiesi.
Sulla carta, il match sembra abbordabile: l’Olbia arriva infatti da due vittorie convincenti che hanno dato entusiasmo e fiducia all’ambiente. Tuttavia, il calcio ci insegna che nulla è scontato, e le partite vanno giocate fino all’ultimo secondo. Solo al fischio finale si saprà se le aspettative saranno state rispettate. Anche in caso di vittoria, però, il traguardo della salvezza rimane ancora da conquistare: serviranno punti fino a raggiungere la certezza matematica.
Quel che è certo è che l’Olbia sembra aver trovato la giusta direzione. I risultati recenti riflettono finalmente un gioco di qualità, trasformando la squadra in qualcosa di ben diverso rispetto all’inizio della stagione. Se da un lato ci sono stati passi falsi – Paganese docet – dall’altro i bianchi stanno dimostrando di saper convertire le buone prestazioni in punti concreti. E, a dirla tutta, questi progressi lasciano un po’ di rimpianti per ciò che poteva essere, ma anche tanta speranza per il futuro.
Ze Maria, nella conferenza stampa pre-gara ha risposto così alle domande dei cronisti:
Mister soddisfatto di questo periodo positivo della sua squadra?
“Sono molto contento perché la squadra sta attraversando un periodo positivo sotto tutti i punti di vista, dai risultati che ci mancavano- specie fuori casa – ma soprattutto per il gioco che la squadra sta esprimendo”.
Dopo tanti cambiamenti nell’organico emerge finalmente il vero volto dell’Olbia?
“Sì, adesso siamo tranquilli. Questo è ormai il gruppo definitivo fino alla fine del campionato, all’interno del quale si è creata una sana concorrenza, una rivalità sportiva che si evidenzia ad ogni allenamento. Questo genere di situazione contribuisce a fare crescere la competitività, caratteristica di cui avevamo bisogno per migliorare le nostre qualità”.
Contro l’Atletico Lodigiani uno scontro diretto?
“Assolutamente sì. Noi abbiamo un solo punto in più rispetto a loro, ho avuto modo di vederli giocare e sono una buona squadra, molto ben organizzata reduce da un risultato positivo per cui sono fiducioso del fatto che si possa proseguire la serie casalinga di risultati. Noi invece stiamo venendo fuori con la giusta cattiveria agonistica, ci siamo calati bene nella situazione, abbiamo capito i nostri punti deboli e abbiamo lavorato per cercare di migliorarli. Inoltre, sta venendo fuori la qualità tecnica di certi calciatori di qualità alcuni dei quali erano già nel gruppo. Di tutto questo sono molto contento”.
Qualche rimpianto per i punti persi in precedenza?
“Certo. Abbiamo lasciato per strada troppi punti, perdendo partite che avremmo meritato almeno di pareggiare e pareggiando gare che invece potevamo e dovevamo vincere, come quella contro il Cassino. Anche nell’ultima partita del girone di andata e nella prima del ritorno abbiamo sprecato sei punti importanti, complice anche la confusione che regnava in tutto l’ambiente. Se le cose fossero andate diversamente, oggi probabilmente parleremmo di obiettivi completamente diversi. Ma questo è il calcio, e lo accettiamo”.
Quanto incide il trio d’attacco nella trasformazione del gioco e quanto è vero che il rendimento degli attaccanti contribuisce a migliorare il gioco complessivo della squadra?
“Credo fermamente che nulla arrivi per caso. Piuttosto, sono convinto che il lavoro costante sia fondamentale per migliorare certi atteggiamenti in campo. Ho avuto dei confronti con i ragazzi del reparto offensivo che mi hanno espresso il desiderio di giocare insieme. Da parte mia, non ho alcun problema a schierarli, perché non sono un allenatore che teme di mettere qualità in campo. Tuttavia, ho chiesto loro un maggiore sacrificio nella fase difensiva, e nell’ultima partita hanno risposto in modo eccellente.
Un esempio è De Grazia, che è un giocatore con una naturale propensione offensiva ma sabato scorso ha dato un contributo fondamentale a Luzayadio in fase di copertura. Tutto, però, è partito da Ragatzu e Biancu, che pur essendo rimasto lontano dal campo per un po’ di tempo, ha disputato una buona gara. Questi calciatori hanno effettivamente alzato il livello qualitativo della squadra. Quando la qualità individuale viene messa al servizio del gruppo è quasi sempre una ricetta vincente che porta a soluzioni ottimali”.
Novità per domani?
“Probabilmente avrò a disposizione la stessa rosa della scorsa settimana, con l’unica novità del rientro di Arboleda, assente per squalifica nella partita precedente. Abbiamo alcuni giocatori acciaccati (Costanzo), che comunque dovrebbe recuperare. Di Chiara, invece, non è ancora al meglio, quindi al suo posto giocherà Ascioti, un giovane portiere con una grande personalità. Edoardo Ascioti si è messo a disposizione con umiltà e, quando è arrivata la sua occasione, si è fatto trovare pronto.
Ha fatto un ottimo lavoro, trasmettendo tranquillità alla difesa, un aspetto fondamentale per i difensori, che sanno di poter contare su un compagno sempre pronto a rimediare in caso di errori. Posso dire con orgoglio di avere tre ottimi portieri. Anche Rizzitano, quando ha avuto la sua opportunità, ha saputo dimostrare il suo valore”.
Cosa è cambiato all’interno del gruppo? La squadra sembra giocare con maggiore serenità e tranquillità. Da cosa deriva questa nuova armonia?
“I calciatori hanno capito quanto sia importante fare gruppo: divertirsi lavorando insieme, ma soprattutto rispettarsi, dai più grandi ai più giovani. Oggi c’è la giusta armonia, quella che mancava quando sono arrivato, trovando una netta divisione tra i “grandi” e i “piccoli”. Ora, invece, tutti si rispettano e si parlano. E, se capita di avere divergenze d’opinione, il confronto si risolve subito, senza strascichi. Ciò che conta è che ognuno di loro sia sempre disponibile ad aiutare il compagno. L’ho detto fin dall’inizio: possiamo uscire da qualsiasi difficoltà solo se restiamo uniti. Oggi questa mentalità è diventata una realtà nel gruppo”.
Con una squadra più compatta, motivata e consapevole delle proprie potenzialità, l’Olbia si prepara ad affrontare questa importante sfida con la determinazione necessaria per continuare il cammino verso l’obiettivo salvezza.