Gli studenti della 5°A del corso CAT (ex geometri) dell’Istituto Tecnico Deffenu hanno dato vita ad alcuni progetti urbanistici, diretti ad una riqualificazione urbanistica di alcune zone di Olbia: tra le aree interessate il nuovo lungomare, l’attuale stazione ferroviaria e il molo Brin.
Di recente l’istituto Deffenu ha istituito un indirizzo “CAT – interior design”, fortemente voluto dalla dirigente scolastica Salvatorica Scuderi, che sta riscuotendo un grande successo.
L’attività di osservazione della realtà cittadina, grazie alla guida dei docenti Annetto Sale, Maria Ninniri e Antonio Antolini, ha partorito una serie di idee che potrebbero migliorare sensibilmente la qualità della vita a Olbia. L’occasione è stata offerta dalla formazione dell’elaborato da presentare all’Esame di Stato, nonostante tutte le difficoltà determinate dalla didattica a distanza che ha impedito lo svolgimento di sopralluoghi guidati nelle aree interessate.
La prima zona presa in esame è quella adiacente le palazzine IACP di via Roma: qui gli studenti del Deffenu hanno pensato ad un collegamento con il nuovo lungomare, mediante la demolizione di una minima parte dei fabbricati posti tra via Roma e via Redipuglia. Questo potrebbe determinare un collegamento tra le due zone con nuovo asse pedonale immaginato tra le due file di palazzine con i piani terra potrebbero trasformarsi in parcheggi.
L’area parcheggi potrebbe essere poi estesa mediante la demolizione di una nona palazzina che attualmente costituisce un po’ un intralcio alla circolazione. Due piccioni con una fava quindi: in questo modo si porrebbe rimedio alla mancanza di parcheggi attorno al nuovo lungomare e nello stesso tempo la passeggiata potrebbe continuare verso l’interno della città.

Un’altra area interessata dai lavori è quella antistante l’attuale stazione ferroviaria. Tra le diverse idee emerge quella di creare un collegamento visivo e funzionale tra il centro storico e la basilica di San Simplicio, tramite un sovrappasso o un passaggio sotterraneo, con in più la trasformazione dell’attuale edificio che ospita la stazione in un museo delle ferrovie.
La possibilità di dismissione dei binari attualmente presenti consentirebbe la creazione di nuovi spazi verdi, passeggiate e piste ciclabili. Tra le proposte anche quella di adibire l’attuale spazio della stazione a centro intermodale per gli autobus.

L’ultima area presa in esame è quella del molo Brin, attualmente adibito a parcheggio. I progetti presentati prevedono la creazione di passeggiate con l’eliminazione della circolazione all’interno del molo Brin in cui sarebbero previste zone verdi attrezzate, fontane e il recupero dell’edificio delle officine Mameli come centro di ristoro, informazioni turistiche.
Nel molo vecchio invece una parte dei parcheggi viene “tollerata” ma con la previsione di creare una “scocca” attorno ad essi mediante un edificio ad un piano con terrazza a giardino praticabile e accessibile mediante una rampa. Nello stesso edificio potrebbero trovare posto “in testata” alcuni piccoli chioschi dedicati alle informazioni turistiche, noleggio di biciclette, punti di ristoro e accessori per la nautica.
