La partita Gelbison – Olbia si è conclusa con una vittoria dei padroni di casa, che consolidano la loro posizione in classifica e regalano una grande soddisfazione a un paese di ottomila abitanti, orgoglioso di una squadra ai vertici della classifica del girone G di Serie D. Il tabellino non rende pienamente giustizia ai rossoblù, che oltre ai tre gol segnati hanno fallito un rigore e sprecato almeno altre tre chiare occasioni da rete, vanificate solo grazie agli interventi provvidenziali di Di Chiara e Marie Sainte, evitando così agli ospiti una clamorosa disfatta.
Ze Maria avrà modo di riflettere durante le vacanze natalizie non solo sul temperamento dei suoi ragazzi – entrati in campo a suo dire privi della voglia di vincere – ma anche sul gioco espresso che lascia i suoi tifosi con un po’ di amaro in bocca.
La dirigenza, appagata probabilmente dai risultati conseguiti nelle ultime cinque gare, pensa che il parco calciatori a disposizione del tecnico sia sufficientemente attrezzato per vivacchiare in questo torneo di serie D, una competizione davvero di basso livello. Servono invece mezzi tecnici, polmoni e temperamento, soprattutto se poi qualcuno con queste qualità viene accompagnato alla porta per far spazio a chi, al momento, resta sconosciuto.
Alla fine della partita il tecnico olbiese ha risposto così alle domande.
Mister Ze Maria non è questo il risultato che lei auspicava per la sua Olbia?
“Quando si perde non è mai il risultato che un allenatore desidera. Devo dire però che anche oggi ci siamo meritati questa sconfitta, perché quando si subisce un gol dopo trenta secondi e si fa fatica a reagire allora ci sono poche scuse. Devo solo fare i complimenti alla squadra avversaria”.
Cosa non è piaciuto della sua squadra?
“L’atteggiamento. Ho parlato con i giocatori e devo ammettere che una squadra che sta per retrocedere non può avere così poca voglia di vincere”.
Che partita è stata?
“Siamo partiti subito in salita e l’atteggiamento non è stato quello che mi aspettavo. Purtroppo, chiudiamo l’anno con un’altra sconfitta mentre pensavamo di andare al giro di boa con diciassette o diciannove punti. Tutto questo mi dà la carica giusta per ripartire nel 2025 e pretendere ancora di più sia dalla squadra che dalla società. La dirigenza sa cosa deve fare e bisogna intervenire il prima possibile perchè la situazione si fa sempre più complicata. Io sono sempre fiducioso e da questa situazione cercheremo di uscirne tutti insieme. Approfitto di fare gli auguri alla città e ai tifosi che ci sono sempre stati vicino. Tanti auguri, buon Natale e un ottimo anno nuovo”.
Il 2024 calcistico che si è concluso con la giornata odierna è stato sicuramente tra i peggiori dei centoventi anni di storia dell’Olbia Calcio. L’auspicio è che il 2025 porti più soddisfazioni a una società centenaria che merita maggiore attenzione da parte di tutti: città, tifosi e imprenditori locali.