Un pari che sicuramente accontenta di più l’Olbia e lascia l’amaro in bocca alla Fermana che fino al novantacinquesimo pregustava la vittoria e il sorpasso in classifica. La partita è l’esatta cartina tornasole di due squadre che ricoprono le ultime due posizioni in classifica, poco spettacolo e tanta voglia di non perdere.
I gol, due nel primo tempo e due nella ripresa, sono stati messi a segno da Sorrentino al tredicesimo, cinque minuti più tardi Ragatzu, oggi in crescita, poi nel secondo tempo Giovinco, fratello d’arte del più noto Sebastian e quando tutto sembrava volgere verso l’ennesima sconfitta per l’Olbia, ecco i muscoli del capitano, Luca La Rosa, dato per finito e dimenticato in panchina da Leandro Greco, trova un gol tanto ricercato quanto insperato e riporta l’Olbia tra i professionisti.
Fermana-Olbia è a tutti gli effetti uno scontro salvezza. Come nei film western di Sergio Leone, è un combattimento che sa tanto di duello al sole. La Fermana in questo campionato ha quasi sempre occupato l’ultima posizione in classifica e oggi, a solo due punti dalla penultima cioè l’Olbia, si gioca in casa le residue speranze per poter accedere ai play-out. La squadra di Protti è priva di alcune pedine fondamentali, ma la società, l’allenatore e il pubblico non accettano scusanti: la partita è una gara da dentro o fuori.
L’Olbia, penultima in classifica anch’essa priva di sei titolarissimi, non vuole mollare la presa e si presenta in campo con l’intenzione di fare bottino pieno. Una sfida senza esclusione di colpi, dove grinta e determinazione saranno le armi decisive.
Si parte con la squadra di casa che non perde tempo, si catapulta in avanti e già al primo minuto beneficia di un calcio d’angolo, sulla battuta Santi salta più in alto di tutti ma di testa mette fuori. La Fermana attacca e tiene l’Olbia nella sua tre quarti. La pressione della squadra di casa continua e al settimo minuto Petrungaro crossa in area per Giovinco che però non riesce a sfruttare la corta respinta di Rinaldi.
Il copione della gara appare chiaro, la Fermana attacca e l’Olbia si difende con fatica, al tredicesimo capitola sotto i colpi di Sorrentino che di testa mette in rete un calibrato cross di Eleuteri e porta in vantaggio i canarini.
L’Olbia cerca di scuotersi, prova a spostare in avanti il suo baricentro con la forza dell’orgoglio e al diciottesimo, alla prima vera occasione, Daniele Ragatzu con una punizione sartoriale insacca alle spalle di Furlanetto e pareggia momentaneamente le sorti della gara.
La partita diventa un po’ più frizzante. La squadra di Gaburro gioca un po’ più compatta, cercando di sorprendere i padroni di casa con il contropiede. Questi ultimi sembrano aver perso la vivacità del primo quarto d’ora e, da questo momento, si iniziano a vedere alcune trame di gioco con Catania e Ragatzu che provano a fare breccia in avanti.
A pochi minuti dal termine del primo tempo l’Olbia beneficia di un altro calcio piazzato dalla stessa posizione da cui è nato il primo gol, della battuta si incarica ancora il numero dieci olbiese ma questa volta la palla finisce fuori. Dopo un minuto di recupero le squadre vanno al riposo con il risultato di 1 a 1.
Alla ripresa delle ostilità i bianchi olbiesi sembrano più determinati e già al cinquantesimo vanno vicini al vantaggio con Bianchimano che dal limite dell’area scaglia una sassata, Furlanetto respinge a fatica e Dessena non approfitta della sbavatura della difesa marchigiana.
Mister Gaburro dalla panchina vede Mameli in difficoltà e Arboleda che rischia continuamente la seconda ammonizione, così decide di mandare in campo Fabbri al posto del colombiano e affida allo svizzero Guidotti le chiavi del centrocampo olbiese.
La Fermana invece prova a contrattaccare, al cinquantanovesimo Dessena colpisce in area Giovinco, per l’arbitro non ci sono dubbi è calcio di rigore. Sul dischetto va lo stesso Giovinco che non sbaglia e porta in vantaggio la squadra di casa. Tutto da rifare per La Rosa e company.
Dalla panchina degli ospiti viene richiamato anche Dessena, oggi piuttosto in ombra, al suo posto viene inserito Gennari che va ad affiancare in attacco Bianchimano, ed è proprio il nuovo entrato che all’ottantaduesimo si fa parare da Furlanetto un tiro ravvicinato su una perfetta azione orchestrata da Ragatzu e rifinita da Catania.
Niente da fare il risultato rimane inchiodato sul 2-1 fino al novantacinquesimo, quando in pieno recupero il capitano, Luca La Rosa, con un millimetrico tiro da fuori area indovina l’angolino basso e pareggia per l’Olbia.
Finisce con i bianchi che portano a casa un punto e mantengono a distanza la Fermana relegata ancora all’ultimo posto. Alla fine del campionato mancano nove partite e oggi l’Olbia scopre di avere i mezzi e l’entusiasmo giusto per salvarsi.
Fermana: Furlanetto, Eleuteri (92°Condello), Fort, Scorza (64° Gianelli), Sorrentino (75° Marcandella), Giovinco (75° Petrelli), Santi, Malaccari (75° Heinz), Misuraca ©, Petrungaro, Carosso. A disp. Borghetto, Mancini, Pistolesi, Bonfigli, Condello, De Santis, Granatelli, Niang, Locanto. Allenatore Stefano Protti
Olbia: Rinaldi, La Rosa ©, Dessena (78° Gennari), Bellodi, Mordini, Ragatzu, Palomba, Arboleda (57° Fabbri, 92 Scapin), Mameli (57° Guidotti), Catania, Bianchimano. A disp. Van Der Want, Zallu, Incerti, Scaringi, Di Nunzio, Ricceri, Di Marcello, Scapin. Allenatore Marco Gaburro.
Arbitro. Antonio Costanza di Agrigento
Reti. 13° Sorrentino (F), 18° Ragatzu (O), 60° Giovinco (F), 95° La Rosa (O)
Ammoniti. Arboleda (O), Scorza (F), Mordini (O), Carosso (F),
Calci d’angolo. 3-3
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