L’Olbia perde una partita importante contro un’avversaria di tutto rispetto. I bianchi vanno subito in gol in apertura con Yanovsky, sei minuti dopo pareggia Matese e sul risultato di uno a uno si chiude il primo tempo.
Nella ripresa i gol che determinano la partita. In apertura Ragatzu porta in vantaggio i bianchi e poi lo show di Lagzir che con due gol mette la parola fine ad una partita che i bianchi non avrebbero dovuto perdere.
La terzultima gara di un campionato non permette ancora ai bianchi olbiesi di dormire sonni tranquilli. All’andata, la squadra di Ze Maria fu travolta con un roboante 4-1: dopo il momentaneo pareggio di Furtado, i campani presero il sopravvento, dimostrando di essere una formazione solida e ben organizzata, con un’idea di gioco semplice ma estremamente efficace.
L’Olbia di allora era un gruppo ancora in fase di rodaggio, oggi invece, seppure ancora scossa dal grave lutto che ha colpito il suo tecnico per la perdita della madre, cerca di recuperare i punti persi domenica scorsa in quel di Terracina. Gli avversari, dal canto loro, occupano stabilmente la terza posizione – anche se condivisa con il Cassino – e scendono in campo con l’obiettivo di legittimare un campionato finora ricco di soddisfazioni, che li mantiene in piena corsa per i playoff.
Giornata caratterizzata da un forte vento. La gara ha inizio con i padroni di casa che spingono subito sull’acceleratore e al quarto minuto passano in vantaggio con Yanovsky che intercetta una palla vagante sulla tre quarti, fa qualche passo avanti e poi lascia partire un missile che si insacca alle spalle del portiere Bonucci.
La risposta degli ospiti non si fa attendere, i granata riprendono in mano il pallino del gioco ed iniziano a tessere trame fitte e pericolose per la difesa bianca e sei minuti più tardi pervengono al pareggio. Pani al limite dell’area bianca scalcia un avversario per l’arbitro è punizione. Del calcio piazzato si incarica Labriola, la palla arriva in area e Matese in semi girata fa secco Asciotti. Tutto da rifare.
La Sarnese si sa è squadra quadrata ed esperta, con buona fisicità e strette trame, al dodicesimo spunto di Daniele Ragatzu che da buona posizione cerca il tiro a giro, il suo calcio però si spegne sul fondo.
L’Olbia accusa il colpo del pareggio e, favorita dal vento, si spinge in avanti. Arriviamo così al ventitreesimo e Ragatzu ci prova ancora con un bel tiro dalla distanza, il portiere con un buon riflesso smanaccia in angolo. Passano quattro minuti e De Grazia trova una bella intuizione, la palla attraversa l’area ma la difesa granata spazza via.
Al trentanovesimo Ragatzu viene atterrato in area, per l’arbitro tutto normale. Ze Maria negli spogliatoi dirà che è gia il terzo rigore negato nelle ultime tre partite.
I bianchi ci credono e aumentano i giri del motore con una buona propulsione che frutta cinque calci dalla bandierina e proprio in uno di queste palle inattive Buschiazzo da ottima posizione gira male verso la porta. Subito dopo è il turno di Costanzo che a tu per tu con il portiere si fa respingere il tiro con i piedi. Passa ancora qualche minuto e Rizzo da buona posizione anziché tirare in porta pesca lungo De Grazia ma in posizione di fuori gioco.
I primi quarantacinque minuti terminano con un tiro di Lagzir che si spegne sul fondo. Olbia bene, solida e quadrata.
Si riparte con la Sarnese che – questa volta a favore di vento – si porta in avanti alla ricerca del vantaggio ma è l’Olbia che dopo cinque minuti va vicino al gol con una stretta combinazione Ragatzu, Biancu, Costanzo, il tiro di quest’ultimo che si infrange sul portiere che respinge, sull’azione seguente Maspero mette fuori.
La squadra di Ze Maria, per nulla intimorita, continua a spingere e al cinquantottesimo trova il vantaggio. Pani recupera bella palla sulla fascia, serve un perfetto passaggio lungo linea per Costanzo, che a sua volta imbecca De Grazia. Il numero dieci controlla e appoggia con precisione a Ragatzu, che non sbaglia e porta in vantaggio i padroni di casa.
Palla al centro ma giusto il tempo per qualche passaggio e dalla distanza Lagzir pesca il tiro della domenica che si insacca alle spalle di Asciotti e sigla il pareggio. L’estremo difensore olbiese salva il risultato al settantesimo su tiro del solito Lagzir.
L’attaccante granata si ripete al settantottesimo con un pezzo da manuale del calcio; stop e tiro al volo dalla distanza e, questa volta favorito dal vento, porta in vantaggio gli ospiti.
Passano i minuti e dalle panchine i rispettivi allenatori provvedono al solito giro di sostituzioni, ad un minuto dalla fine sugli sviluppi del settimo calcio d’angolo per i bianchi Pani ha tra i suoi piedi la palla del pareggio ma Bonucci respinge ancora.
Cinque minuti di recupero con l’Olbia che cerca disperatamente e inutilmente il gol del meritato pari. Arriva così il fischio finale e per i bianchi adesso diventa dura, occorre fare punti nelle prossime due partite.
Olbia: Ascioti, Costanzo, De Grazia, Pani, Yanovsky, Rizzo (64° Cabrera), Maspero (85° Della Salandra), Arboleda ©, Buschiazzo, Ragatzu (85° Furtado), Biancu. A disp. Di Chiara, Lucarelli, Caggiu, Marroni, Diallo, Luzayadio. Allenatore Jose Marcelo Ferreira (Ze Maria).
Sarnese: Bonucci, Vecchione, Montini (63° Munoz), Lagzir (85° Bonfiglio), Ricci (89° Samotti), Labriola, Lfareh, Pezzi ©, Matese, De Nova, Bonotto (76° Manuzzi). A disp. Bufano, Bonfiglio, Samotti, Uliano, Fall, Montano, Mancino. A disp. Raffaele Novelli.
Arbitro. Marco Gambirasio della sezione di Bergamo
Reti. 4° Yanovsky, 10° Matese (S), 58° Ragatzu (O), 60° Lagzir (O), 78° Lagzir (S),
Ammoniti. Rizzo (O), Biancu (O), Munoz (S), Lfareh (S)
Calci d’angolo. 7 a 2 per l’Olbia
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