Venerdì 25 agosto alle 18:30 il consiglio comunale sarà dedicato alla presentazione del lungo lavoro di ricostruzione storica degli abiti tradizionali di Loiri Porto San Paolo risalenti tra l’Ottocento e primi del Novecento. Saranno inoltre svelati al pubblico per la prima volta originali e modelli ricreati seguendo, nel limite del possibile, tessuti, tipo di cuciture, colori e decorazioni del passato.
Lo studio durato diversi anni, dal titolo “Abbigliamento tradizionale del territorio di Loiri Porto San Paolo. Caratteristiche ed elementi degli abiti dall’Ottocento ai primi del Novecento” è stato realizzato da Roberta Lacana di Loiri, appassionata cultrice delle tradizioni del nostro comune.
L’archeologa Paola Mancini che da anni è impegnata nella ricostruzione del tessuto culturale del territorio ha seguito passo passo lo studio, ancorando gli abiti al loro contesto storico e familiare.
Sono state individuate due tipologie di abbigliamento tradizionale in uso nel territorio di Loiri Porto San Paolo in due archi temporali ben distinti: il primo compreso tra il 1830 e il 1880 circa e il secondo compreso tra il 1880 e il 1930.
Per lo studio dell’abbigliamento femminile in uso a metà ‘800 è stata fondamentale l’analisi dell’abito nuziale appartenuto a Paola Quaglioni di Montelittu, ora custodito da Paola Mancini, sua discendente. Questo prezioso reperto, databile intorno alla metà dell’Ottocento, rappresenta allo stato attuale delle conoscenze, l’abito più antico rinvenuto e conferma che non si differenziava molto da quelli utilizzati negli altri centri della Gallura nello stesso periodo. L’abito originale è stato fedelmente riprodotto, con particolare attenzione nell’uso di materiali e tecniche sartoriali dell’epoca.
Per quanto riguarda invece l’abito maschile, non ci sono attualmente originali di riferimento ma grazie alle attestazioni fotografiche fornite dalle famiglie è stato perfettamente definito.
Di particolare importanza sono alcune foto, tra cui una ritraente Francesco Antonio Asara Quaglioni, originario di Montelittu e vissuto nella seconda metà dell’Ottocento e una che ritrae Raimondo Bonaccossa (1855-1946) di Azzanì. Di quest’ultimo è arrivata fino ai giorni nostri la berritta indossata proprio in quella foto.
Per lo studio dell’abito femminile di gala di fine Ottocento e inizio Novecento ci si è invece basati sull’analisi di numerosi reperti originali e fotografici conservati dalle famiglie nonché della preziosa testimonianza degli anziani.
Tutti i dettagli dello studio, la ricostruzione storica ma soprattutto alcuni pezzi originali e in particolare il ricco abito dell’Ottocento, originale e riprodotto, potranno essere ammirati dal vivo venerdì nel consiglio comunale aperto. La cittadinanza è invitata a partecipare.