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Olbianova

Primo giornale online di Olbia

Rischio idraulico. Da altre parti appaltano, a Olbia ancora si “disquisisce”

15 Aprile 2015 ore 12:22 di Mauro Orrù   



Nei giorni scorsi ho potuto leggere, su alcuni quotidiani, con riferimento alle conseguenze lasciate dal ciclone “Cleopatra”,  tre diversi articoli: OROSEI   “Arrivano i soldi per gli argini del Cedrino e per la diga”; SENORBI’  “Affidato l’appalto per il canale anti alluvioni”; OLBIA  “Doveva  essere la Regione ad aggiornare il PAI”. Come dire, ad Orosei e Senorbì siamo agli appalti, ad Olbia stiamo ancora disquisendo sul chi, fra Comune e Regione, debba essere titolare di quell’aggiornamento.

 

Conoscendo l’argomento, e come spesso si comportano gli Enti Pubblici, la cosa non mi sorprende più di tanto. Ciò che non capisco è però perché, a prescindere se debba andare avanti il progetto delle vasche di laminazione e conseguente allargamento dei canali esistenti (Progetto Mancini), oppure quello dello Studio D’Equipe di Olbia, con due canali scolmatori esterni alla Città, non  sia stato dato ancora corso alla demolizione della rampa che dal cavalcaferrovia va al Nespoli, con relativi piloni in mezzo al Canale Siligheddu, nonché agli escavi (quelli veri) nelle due anse del Porto Romano e di via Redipuglia, oppure all’adeguamento dei ponti, prima che i canali sfocino a mare, e a far ridiventare “canale” il sottopassaggio di Via Amba Alagi.

 

Mi riferisco, però, anche al tratto terminale del Seligheddu, dove c’è non solo da scavare ma anche da allargare il ponte sulla ferrovia (Zona Artiglieria). Mi parrebbe quasi che il Comune abbia accettato  la teoria di Mancini e Tilocca che sostengono che i rii e torrenti, per ragioni di “fisica” debbono essere sistemati prima a monte e poi a valle.

 

Forse, pur con tutta la loro competenza,  dimenticano come funzionano i nostri “imbuti”, che in presenza dell’alta marea “si tappano”!  A cosa servirebbe, a quel punto, l’aver  allargato gli ’imbuti, quindi i canali? Ho idea che  le osservazioni fatte l’altro giorno  all’Expo da alcuni cittadini, allorché fu fatto notare a  Mancini e Tilocca che non va bene iniziare i lavori dalle vasche di laminazioni perché servirebbe soltanto a rendere irrinunciabile l’allargamento dei canali dentro Olbia, fosse davvero giusto!

 

E così, mentre Olbia continuerà a trovare difficoltà a condividere la soluzione Mancini – Tilocca, Orosei e Senorbì avranno finito i lavori, ed i cittadini di Olbia continueranno a temere per la prossima  pioggia! 

 

Maria Dettoto

 

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