
Chi cura le manutenzioni e soprattutto chi effettua i controlli? Gli olbiesi , ma anche le migliaia di cittadini che la percorrono ogni giorno a bordo dei propri mezzi, hanno diritto di avere risposte. Apparentemente sembra tutto in ordine ma chi può dirlo con esattezza?
Alla luce del disastro di Genova direi che è più che opportuno porsi simili domande anche perché c’è un dettaglio che fa riflettere: l’attacco del viadotto alla collina, direzione Olbiamare per chi arriva dalla città, in corrispondenza del negozio di mobili Piccinnu e del caseificio, presenta un pericoloso avvallamento che segnala cedimenti. Può darsi che gli esperti a nostra insaputa abbiano già esaminato la questione e l’abbiano classificata come “non preoccupante”, ma nessuno ci ha mai detto niente in proposito e quindi preoccuparsi è lecito. E i piloni che sostengono la struttura? Tutto a posto? Insomma, tranquillizzateci.
Ci sono anche altri fronti. Parliamo ad esempio dei passaggi a livello da terzo mondo che tagliano in due la città, più adatti al transito di carri, cavalli e truppe da combattimento della guerra di secessione americana che non di passeggini con pargoli e frotte di turisti dei tempi attuali. Un piccolo restyling a spese delle Ferrovie dello Stato no ?
E del trenino da e per Golfo Aranci che viaggia vuoto nove volte su dieci ne vogliamo parlare? Quanto costa ai contribuenti ? Lo sanno ai piani alti che anche se la stazione sarà spostata, Olbia continuerà a d essere tagliata in due dal treno fantasma ? E quanto costeranno i due ponti ferroviari nei pressi del centro Martini che dovranno essere demoliti e rifatti per la linea che prima o poi sarà dismessa? Forse basterebbe un autobus per risolvere tutto. Questioni non da poco…
Sul fronte della viabilità una piccola conquista però è stata fatta: l’istituzione di un semaforo che regola il flusso dei pedoni sul lungomare, davanti alla palazzina del Comune. Un risultato epocale, una piccola rivoluzione, in questa fase storica: un monumento alla ragionevolezza.
Adolfo Sagola