
Scrive Giovanna Bellu. Da alluvionata ma anche da osservatrice, seguo con interesse sia ciò che scrivete, che quanto scrivono i lettori sull’argomento del rischio idraulico per Olbia e dei rimedi ipotizzati. Ho idea che in quest’ultimo anno siano stati spesi al riguardo “fiumi d’inchiostro”! Mi sbaglierò, ma credo di non aver mai letto di un qualche Suo lettore che abbia difeso la soluzione “Mancini”. Ciò avviene dimostrando buonsenso ma anche voglia di partecipare, nonostante Sindaco, Assessori e Consiglieri (quelli che l’hanno votato) abbiano fatto di tutto per mantenerci all’oscuro e sostenuto in Consiglio che loro non sono tecnici per cui si affidano a Mancini e Tilocca.
A me parrebbe, a ben pensarci, non c’è bisogno di aver studiato al “Politecnico” per capire che meno acqua arriva in Città, più è facile gestirla! A questo punto, qualche domanda me la pongo: se sono stati solo pochi addetti ai lavori a difendere questa soluzione, possibile che tutti gli altri sbaglino? Ed ancora, se ci si rende conto che la soluzione approvata non è la migliore, perché costosa, insicura, dannosa per lo stesso patrimonio pubblico e privato dei cittadini, tenuto conto che la stragrande maggioranza di quelli che hanno scritto, manifestato, partecipato alla discussione, apposto la loro firma, con riferimento al “fuori l’acqua eccedente da Olbia”, cosa si aspetta a tornare indietro?
Se i destinatari di quelle opere sono i cittadini, che sono quelli che hanno subito i danni, e che, chi non è stato in grado di prevenirli è lo stesso Comune, che peraltro non è ancora riuscito a risarcirci, (eccezion fatta per qualche “elemosina”, i versamenti spontanei ottenuti per beneficenza), cosa aspettano a …cambiare strada?
Né mi si dica che loro (gli amministratori), son stati delegati con il voto, perché l’”immensità” dei danni che ne sono derivati dal loro operare, superano di gran lunga qualsiasi prova elettorale! A mio parere a tutti i Consiglieri, in questo fine legislatura, è rimasta una possibilità: “votare” all’unanimità contro il progetto Mancini, al riparo da altre “avventure”, perché tali sarebbero, sia l’ipotizzato allargamento dei canali, sia la costruzione dei bacini di laminazione sulla “testa” di chi l’alluvione l’ha già provata!
Giovanna Bellu