
Riceviamo e pubblichiamo le lettere di ringraziamento di Anna Campus, recentemente colpita dal covid, indirizzate al Mater Olbia, al Giovanni Paolo II e agli amici.
Lettera Mater Olbia
Ripensando oggi alla dura prova che ho recentemente attraversato, non posso contenere la gratitudine per le molte persone che mi sono state accanto e si sono prese cura di me presso l’ospedale Mater Olbia.
Medici, infermieri e OSS la cui profonda umanità e delicatezza hanno trasformato un’esperienza terribile addirittura in un bel ricordo.
Tutti hanno saputo guarire e al tempo stesso curare, facendomi sentire non solo “un’ammalata” ma una persona circondata da persone. Benché i volti fossero coperti da visiere e mascherine, l’umanità è venuta fuori in mille piccoli gesti di ogni giorno che serbo nel cuore.
Caterina che entrava nella stanza cantando, Cinzia che lasciava un dolcetto, della frutta, persino il caffè delle 5 del mattino portato da casa. E quanto prezioso era quel caffè, in una situazione come quella! E con loro grazie.
Ai medici della Terapia Intensiva: Dott.ssa Ruzzittu Giulia, Dott.ssa Dimaio Federica, Dott.ssa Manfreda Serena, Dott. Baldini Gianmaria, Dott. Urru Luca, Dott.ssa Seddone Silvia, Dott.ssa Basan Lorenza, Dott.ssa Vannucci Valeria, Dott. Zedda Piero, Dott. Guido Marongiu, Dott.ssa Pittalis Maria Lucia, Dott.ssa Nieddu Emanuela
Agli anestesisti della Terapia Intensiva: Puzzone Marta, Secchi Fabio, Formicolo Giulio, Grande Giuseppe, Jovanovic Tamara, Oggiano Marco, Perilu Walter
Agli infermieri del reparto: Iacopo Pinna, Angela, Alessandra, Laura, Maria Mameli, Caterina Masala, Claudio Pala, Salvatore, Francesco Porcheri, Mancosu Barbara, Viola Piras, Giovanni Chessa, Daniela Delogu, Francesca Demurtas, Mauro Mancini.
Agli OSS: Cinzia Cadigliu, Barbara Aiuzzas, Elio Budroni, Denise Erre, Gavino Lai, Elio Mancini, Federica Merella, Gianmario, Enrico, Giuseppe e Giovanni.
Ognuno ha fatto il suo lavoro meravigliosamente, mi sono sentita coccolata e mai sola. Tutti mi sono rimasti nel cuore e sarebbe bello, un giorno spero vicino, poterli vedere in volto fuori da quelle mura e dire a ciascuno il mio grazie, che per ora affido a queste righe, sincero e commosso.
Lettera ospedale San Giovanni Paolo II
Dopo il lungo e difficile periodo della malattia desidero ringraziare il personale del Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni Paolo II di Olbia, particolarmente al personale della tenda-Pronto Soccorso: Dott.ssa Patrizia Langiu e infermiere Attila.
Insieme ad essi ringrazio coloro che in reparto mi hanno curato con grande professionalità e dedizione; una professionalità ancor più dimostrata in un contesto di lavoro per loro difficile, per mancanza di strumenti e spazi idonei all’emergenza che combattono. Queste persone si sono fatte in quattro e continuano a farlo per quanti ancora sono ammalati, nonostante le carenze innegabili della struttura in cui operano.
Doppiamente grazie, dunque, al personale del reparto Covid: alla Oss Fatima, alla Dott.ssa Loi e al Dott. Luca Cilliano.
Lettera persone comuni
Ce l’ho fatta, infine. Impossibile spiegare pienamente quello che ho vissuto, ma ciò che conta sono i doni che questa esperienza mi ha portato; sembrerà strano ma la mia vita si è enormemente arricchita, specialmente della commovente vicinanza di tutti.
Grazie con tutto il cuore alla mia famiglia, marito, figlie, generi e nipotine. Senza il loro amore e la forza che mi hanno trasmesso, non avrei potuto combattere questo mostro invisibile e temibile.
Grazie alla mia grande famiglia: fratelli, cognati e cognate e tutti i nipoti. Ai parenti fisicamente vicini e a quelli lontani. Ai tanti, tanti amici che da ogni dove mi hanno pensato, hanno pregato per me, mi hanno tenuto compagnia. Persino gli amici dell’Inghilterra, della Romania e della Germania, specialmente Claudia Müller, Petra e Claudia.
Ognuno ha trovato il proprio modo di starmi accanto: con un messaggio sui social, con una chat di whatsapp, con una videochiamata quando stavo meglio.
Grande vicinanza mi hanno dimostrato tutti i colleghi dell’aeroporto, in primis l’Amministratore Delegato, le Risorse Umane e il mio direttore con la sua deputy. Con loro i colleghi degli uffici amministrativi, i miei diretti colleghi e supervisori, tutti i capi-scalo, persino quanti hanno lavorato come stagionali e non sono più in servizio. Grazie alle guardie giurate, tra cui una carissima amica che ogni giorno mi ha mandato un video di incoraggiamento in compagnia del suo cane. Mi ha dato tanta forza.
Tanto affetto ho ricevuto dalle colleghe della biglietteria, del Lost&Found, dalle colleghe in pensione. Anche il personale di Polizia, della Finanza e della Dogana non mi ha fatto mancare il proprio appoggio. Mi sono state vicine le colleghe del Wokita e Ufficio Informazioni, i colleghi del Kara Food e del Kara Caffé, quelli del settore bagagli, movimento e i Guardasala.
Sono stupita. Stupita e commossa per tanta inattesa e abbondante amicizia. Accanto alle persone che mi circondano sul lavoro, devo un sentito abbraccio e tanta gratitudine a tutti i miei compaesani: non potrei elencarli tutti ma nel mio cuore hanno nomi, cognomi e volti precisi. In particolare ricordo qui le mie coetanee, il sindaco con l’amministrazione comunale, il parroco don Pigi, il dottor Nieddu e la dottoressa Cancedda. Grazie anche alla dottoressa Giuseppa Campus.
Molte persone si sono fatte vicine a me e molte altre alla mia famiglia, circondandoci con affetto e sostenendoci tutti. Un grazie speciale a Ivana Iori, che con la sua professionalità a tutto tondo e la sua squisita umanità mi è stata di grande aiuto.
Un ringraziamento va anche alla mia carissima amica Giusy Deiana. Grazie a Mauro Orrù e Silvia Orrù. Grazie a Stefania Puorro.
Naturalmente c’è stato un aiuto ad un altro livello del quale devo ringraziare i tanti che hanno pregato per me, anche organizzandosi in gruppi nei limiti del possibile, qui e anche all’estero.
Di tutto questo, di quanto a parole non posso esprimere perché va oltre le parole, vi ringrazio. Uno per uno, grazie.
Anna Campus