Noi studenti del Liceo artistico De Andrè Tempio Pausania, quale sede distaccata di Olbia, in queste ultime settimane ci troviamo a dover subire un’ingiusta e squilibrata riorganizzazione della rete scolastica, così come voluto dalla nuova Legge di manovra di bilancio, recepita dalla delibera regionale n. 1/8 del 5/01/2024, la quale non tiene in alcun conto delle esigenze del territorio e di tutti i partecipanti alla vita scolastica di questa sede.
La normativa nazionale, in nome del risparmio finanziario, infatti, affossa il principio costituzionale dell’uguaglianza e dell’autonomia scolastica, in un territorio come quello della Sardegna, dove la sua applicazione porterebbe inevitabilmente ad un crescente abbandono scolastico.
La nostra scuola, già da troppo tempo in grave difficoltà per la mancanza di aule, laboratori ad oc, palestra, attrezzature e materiali necessari allo svolgimento della normale attività didattica, si troverebbe ad essere coordinata da dirigenti scolastici e personale amministrativo sovraccaricati dalla gestione di sedi numerose e distanti tra loro, che inevitabilmente porterebbe ad un aggravamento della situazione di fatto, limitando fortemente quello che dovrebbe essere il nostro diritto all’istruzione.
Diritto all’istruzione significa diritto ad avere garantita la possibilità di studiare e di svilupparsi culturalmente. Il diritto all’istruzione impone al “potere” di garantire a tutti l’accesso a un adeguato sistema scolastico. Ma, il diritto all’istruzione ha sicuramente a che fare con la libertà, anzi in parte la costituisce, perché riconosce a ciascuno la possibilità di formarsi in maniera autonoma attraverso gli strumenti che consentono questa necessità.
L’assenza di opportunità, come nel nostro caso, presenta una scuola che non mira all’educazione inclusiva, ma anzi all’emarginazione. L’istruzione è, e deve essere, considerata pilastro della società, finalizzata alla costruzione di un futuro migliore che non può prescindere da una formazione scolastica attenta alle esigenze del territorio e accessibile a tutti in modo adeguato. Il concetto di accessibilità va concretizzato e garantito attraverso una serie di strumenti che abbiamo visto mancare.
Pretendiamo che la scuola ci garantisca un futuro e una professione dignitosa, diritti che, in questo momento, sentiamo messi in dubbio da una volontà politica che non tiene nel giusto conto la potenziale risorsa umana scolastica di oggi e di domani. L’abbandono scolastico è fortemente collegato a questa situazione, poiché, la scuola sarebbe ulteriormente impossibilitata a svolgere il suo dovere istituzionale e sociale di istruzione ed educazione; Statisticamente chi lascia gli studi troppo presto è maggiormente soggetto a un futuro precario fatto di problemi economici e di esclusione sociale.
È, dunque, necessario agire in contrasto a questo gravissimo fenomeno. I giovani vanno forniti degli strumenti necessari per valorizzare le loro capacità e realizzare le loro ambizioni. Senza un radicale cambiamento di rotta, non sarà possibile un miglioramento in tal senso. Per cambiare concretamente, però, è necessario avviare un dibattito pubblico, urgente e inderogabile, poiché la scuola è un bene comune e non può essere, invece, sentita come un “affare” di pochi. Investire sulla scuola deve essere una volontà politica: la scuola non può più essere oggetto di scelte sottese ad un fine prevalentemente economico.
Per tali motivi, noi studenti della sede di Olbia, ci opponiamo fermamente alle nuove decisioni riorganizzative, chiedendo che la Regione Sardegna e le amministrazioni locali coinvolte, ciascuna per la propria sfera di competenza e in sinergia tra loro, attuino tutti i possibili e legittimi superamenti alla legge Nazionale, cosicché, la scuola diventi realmente una priorità di tutti.
Firmato: gli studenti del Liceo Artistico De Andrè sede di Olbia