Sono Giovanni Fresi un cittadino di Olbia, sono venuto a conoscenza quasi per caso, del nuovo piano di intervento nel golfo di Olbia che prevede un ampliamento delle Banchine del porto Isola Bianca, ma anche un intervento estremamente invasivo che prevede la cancellazione di svariati ettari di laguna, sacrificati per contenere i materiali classificati altamente inquinanti derivanti dall’escavo.
I pianificatori dell’intervento hanno pensato di smaltire i materiali utilizzandoli come riempimento, e sostituendo definitivamente gli specchi acquei con ettari di piazzali e banchine lungo la costa nord interna del golfo di Olbia cancellando definitivamente uno specchio di mare antistante e prospiciente la vecchia Palmera in località Su Arrasolu, in cui è presente una grande insenatura, dove si riproducono anche diverse varietà ittiche locali, che vivono in quelle aree che usano da sempre per riprodursi: cefali, mormore, orate saraghi fasciati, sogliole, gamberetto grigio, ghiozzo comune, branzino e anguilla oltre a svariate specie di volatili.
Nell’articolo a questo link > pare che l’iter di approvazione sia già in fase avanzata, con buona pace di politici e amministratori che, anzi, in gran parte, enfatizzano la realizzazione del piano come grande occasione di sviluppo.
So che è difficile opporsi a quello che io considero l’ennesimo colpo al cuore alla laguna di Olbia ormai destinata a scomparire dalle carte geografiche e avere esclusivamente il ruolo di hub per i traffici commerciali ed interessi politici, senza che si metta in atto un piano ragionevole utile a salvaguardare la sopravvivenza di quelle ormai rare aree naturali del golfo interno.