E così Olbia ed il suo territorio perdono un altro pezzo. Non solo uffici pubblici, enti e aziende chiusi o ridimensionati a favore di Sassari matrigna, ora anche il rally mondiale, che storicamente faceva base in Gallura. E poco conta se vicino c’è la Costa Smeralda, blasonata realtà turistica internazionale, polo attrattore di mega-eventi.
Qualcosa si è spezzato. Il sindaco Nizzi dice di non volere più a che fare con il circo dei motori; perché? Di chi è la colpa?
Sembra un mistero tutto italiano, di quelli però che fanno parte della categoria degli appalti pubblici che deragliano a metà strada e non finiscono mai, delle opere iniziate e mai compiute, senza spiegazioni.
C’è qualcosa dietro le quinte che sfugge al popolo, alla gente comune ignara dei giochi che i potenti fanno dentro le stanze dei bottoni: se infatti il sindaco aveva messo a disposizione ben 200mila euro affinché il mondiale rally facesse tappa ad Olbia perché questo non avvenuto? Qualcuno non ha rispettato i patti? Dove il meccanismo si è rotto?
Sarebbe opportuno otre che necessario avere qualche spiegazione anche perché i soldi in ballo sono soldi pubblici, quindi nostri.
Sindaco difendi Olbia con le unghie e con i denti…non permettere che qualcuno mortifichi un territorio giovane nell’animo, vera locomotiva della Sardegna, scomodo alle vecchie province che tanto hanno preso e poco hanno dato alla nostra Gallura. Siamo qui ad aiutarti.
Gianni Pirrigheddu